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Maglie-Otranto, nessuno spiraglio per 131 licenziamenti: i lavoratori Palumbo bloccano la 275

La protesta è in corso da questa mattina. Dapprima sulla Maglie Otranto, poi sulla 275. Protesta a oltranza per evitare i licenziamenti. I lavoratori edili delle aziende Leadri srl, Co.Ce.Me...

La protesta è in corso da questa mattina. Dapprima sulla Maglie Otranto, poi sulla 275. Protesta a oltranza per evitare i licenziamenti. I lavoratori edili delle aziende Leadri srl, Co.Ce.Mer. spa, Pal Strade srl, dopo aver proclamato lo stato di agitazione, si sono riuniti questa mattina, alle 7, in assemblea presso il cantiere della strada statale 16 Maglie Otranto (km 989). Con loro i rappresentanti sindacali Feneal Uil, Filca Cisl, Fillea Cgil. La Leadri aveva annunciato per questa mattina l’inaugurazione della strada interessata dai lavori da 5 anni. A conclusione dell'assemblea, i lavoratori hanno deciso di spostarsi sulla strada 275, all'altezza di Scorrano per presidiare in segno di protesta contro i licenziamenti annunciati. Blocchi della strada all'altezza dell'uscita per Botrugno hanno causato rallentamenti delle auto in colonna: sul posto i carabinieri e gli agenti della polizia stradale. Feneal Uil, Filca Cisl, Fillea Cgil hanno stigmatizzato il comportamento assunto dalle direzioni aziendali in occasione dell'incontro a Bari dello scorso 2 agosto nella sede dell’Assessorato alla Formazione e Lavoro della Regione Puglia, nell’ambito della riunione presieduta dal Presidente della Task Force Regionale Leo Caroli. Un atteggiamento che i sindacati definiscono incomprensibile: “L’azienda si è dimostrata sorda ad ogni richiesta, -spiega Simona Cancelli di Fillea - una chiusura totale manifestata dalla Leadri rispetto ad un possibile percorso di cassa integrazione in deroga che salvaguarderebbe i posti di lavoro e che sarebbe accompagnato dall’apertura ufficiale della Task Force Regionale, così come confermato dallo stesso Presidente”. Sulla vicenda influiscono anche i lavori della Regionale 8 e della 275 che potrebbero dare un po’ di respiro, ma che tardano ad essere avviati. Una scelta che ha provocato l’immediata e decisa reazione della Feneal Uil Lecce: “Abbiamo proclamato lo stato di agitazione – spiega il segretario generale per la provincia di Lecce, Paola Esposito – soprattutto perché gli impegni assunti da maggio in poi al tavolo di confronto a cui partecipa anche il Prefetto, non sono certamente questi. Si era ad esempio parlato della possibilità di utilizzare ammortizzatori sociali in attesa che si sbloccasse la vicenda legata alla strada regionale 8, che è uno dei grandi appalti possibili per il Gruppo”. Invece, in pieno agosto, arriva questa doccia fredda: “Abbiamo la sgradevole sensazione di aver praticamente perso due mesi abbondanti – continua Esposito – anche perché nel frattempo i lavoratori sono stati utilizzati sui cantieri della Maglie-Otranto. Adesso che evidentemente non servono più, gli si dà il benservito…”.

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