Arte e archeologia Tricase L'artista spagnolo Carlos Casas a caccia delle terre estreme del Salento Dal 20 giugno al 2 agosto torna nel Salento “Indagine sulle Terre estreme”: ospite l'artista spagnolo Carlos Casas. Parte dal porto di Tricase la nuova edizione di “Indagi... 19/06/2015 a cura della redazione circa 5 minuti Dal 20 giugno al 2 agosto torna nel Salento “Indagine sulle Terre estreme”: ospite l'artista spagnolo Carlos Casas. Parte dal porto di Tricase la nuova edizione di “Indagine sulle Terre estreme”, che anche quest'anno porta nel Salento artisti di tutto il mondo. Ospite dell'edizione 2015 è lo spagnolo Carlos Casas, il cui percorso sulle terre estreme incontrerà quello di Ramdom, collettivo artistico che si muove tra l'Italia e gli Stati Uniti e che inaugurerà a breve uno spazio interamente dedicato, Lastation, a Gagliano del Capo. Domani, sabato 20 giugno, alle 20,30 il primo appuntamento del programma sarà dunque la proiezione del film documentario “ARAL. Fishing in an invisible sea”, introduzione al lavoro di Carlos Casas, proiettato all'interno della sezione "Avvistamenti dalla coffa” nella tre giorni “Solstizio. Cultura e Natura nell'Ecomuseo di Venere”. Il programma prende come spunto gli estremi e la marginalità non solo paesaggistica per realizzare istallazioni e opere. Dopo i lavori e le residenze realizzate da Coclite, Andreco, Carboni e De Mattia, dal 20 giugno al 2 agosto sarà infatti Carlos Casas il principale artista in residenza della nuova edizione di “Indagine sulle Terre estreme”. Il progetto lanciato da Ramdom è giunto alla sua seconda edizione e dopo il ricco programma di workshop, residenze, ed eventi del 2014 una nuova edizione si è ufficialmente aperta con il lancio della Call per la selezione di artisti e ricercatori che prenderanno parte al workshop Default15 e con l’annuncio del progetto di residenza 2015. Filmmaker e artista visivo, Carlos Casas è un crossover tra film documentario, cinema e arti visive e sonore. I suoi ultimi tre film sono stati premiati da prestigiosi festival internazionali come Torino, Madrid, Buenos Aires e Città del Messico, mentre alcuni dei suoi video sono stati presentati in mostre collettive. Dopo l'esperienza a Fabrica, nel 2001 ha iniziato una trilogia di lavori dedicati alle condizioni più estreme del pianeta, concentrandosi su Patagonia, Mare di Aral e Siberia. Attualmente sta lavorando ad un film su un cimitero di elefanti sul confine tra India e Nepal. “Credo che guardare oltre le terre estreme sia un modo per calibrare i nostri limiti - afferma l’artista - e un tentativo di soddisfare la nostra continua volontà di espandere i confini della nostra comprensione”. Per Indagine sulle Terre estreme, Casas lavorerà sul tema degli “estremi”, come punti strategici da cui osservare il mondo, proseguendo il lavoro che Ramdom ha avviato nel 2013. Alla residenza di Casas si affiancherà, dal 13 al 19 luglio quella di altri artisti e ricercatori che verranno selezionati all’interno del progetto Default15. Si tratta di un progetto artistico di richiamo internazionale ospitato nel tacco d’Italia (Gagliano del Capo, Le), al centro del Mediterraneo. Default, progetto lanciato nel 2011 dall’associazione Ramdom, giunto alla sua terza edizione si presenta con un nuovo formato e focus. Il progetto mira a fornire un contesto per discutere, immaginare e proporre idee sostenibili relative alla produzione artistica nelle "terre estreme". La call lanciata da Ramdom, rivolta ad artisti e ricercatori, ha visto la partecipazione di oltre 150 partecipanti in arrivo da 46 paesi. Gli artisti selezionati saranno invitati a prendere parte a un’indagine di sette giorni sul tema delle terre estreme e delle aree remote. Il workshop, che si avvarrà del contributo di altri esperti, si concentrerà sulla vita, la cultura e le relazioni sociali nelle terre estreme, dove la dislocazione geografica diventa anche una caratteristica socio-antropologica delle persone che vi abitano. Le condizioni estreme sono state oggetto di indagine da parte di tanti autori e artisti: luoghi impervi con condizioni climatiche e ambientali molto impervie. Tuttavia il Finis Terrae a sud-est d’Italia, nel cuore del Mediterraneo, si pone come una posizione geografica ideale per esplorare diverse interpretazioni del concetto di “estremo”, applicato tanto ai paesaggi umani quanto a quelli naturali. DEFAULT 15 offrirà l’opportunità agli artisti e ricercatori selezionati di essere parte e contribuire attivamente a questo processo di indagine sulle terre estreme. Al progetto di residenza e workshop si affianca un ampio programma di attività collaterali. 20 giugno, Porto di Tricase: Il lavoro di Carlos Casas “Aral. Fishing In An Invisible Sea” sarà proiettato al sabato 20 giugno alle 20,30 al Porto di Tricase, all’interno della tre giorni “Soslstizio. Cultura e Natura nell'Ecomuseo di Venere”. 7 di luglio, Bari: Il progetto approda a Bari, presso lo spazio Planar. Carlos Casas curerà la realizzazione un performance sonora al tramonto, a cui seguirà la proiezione di alcune parti della sua trilogia “End”, con una sonorizzazione live. 11 luglio, Gagliano del Capo “Lastation”: A “Lastation” di Gagliano del Capo s'inaugurerà la mostra “Nelle Terre Estreme”, che vedrà esposti i lavori che gli artisti Andreco, Carboni, Coclite e De Mattia hanno realizzato nei loro periodi di residenza nel tacco d’Italia. Andreco presenterà “Parata per il paesaggio”, video e bandiere della performance realizzata il 2 giugno 2014 sul litorale di S.M. di Leuca. Carboni presenterà i suoi lavori di mappatura sonora e corporea del territorio. Di Coclite sarà presentato il lavoro “Imaginary Holidays” e, in collaborazione con De Mattia l’installazione Deriva. 2 Agosto, la mostra si chiuderà con un live dell’artista Matilde Davoli, che presenterà in anteprima italiana “I'm Calling You From My Dreams”, il suo nuovo lavoro discografico acclamato dalla critica nazionale e internazionale. Lastation (l'ultima stazione). La mostra, in visione sino al 2 agosto sarà allestita nel nuovo spazio dell’associazione Ramdom, che inaugurerà per l’occasione: Lastation, ovvero l’ultima stazione ferroviaria a sud-est d’Italia, sopra i binari della stazione di Gagliano-Leuca. La location offrirà agli artisti e all’associazione ulteriori suggestioni per aprire spazi di riflessione sul tema dell’estremità e del Finisterrae. Ramdom è un’associazione che si occupa di progettazione e produzione culturale e artistica, mobilità internazionale, ricerca e sviluppo di nuovi linguaggi di comunicazione. Indagine sulle Terre Estreme è un progetto realizzato all’interno di GAP, il territorio come galleria d'arte partecipata, realizzato con il sostegno della Fondazione Con Il Sud Progetti Speciali e Innovativi 2010 e con il contributo della Regione Puglia. Con il partenariato di Capo D’Arte, Gariga, Spazio 314, Comune di Gagliano del Capo (www.ramdom.net)
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