Ambiente Lecce 

Xylella, via alle eradicazioni di oleandri e altre piante a rischio su strade e parchi pubblici

L'ordinanaza del Commissario Silletti obbliga Comuni, Provincia - e non solo- ad eliminare tutte le piante che si trovano nella fascia di eradicazione. Le specie, escluso l'ulivo sono in tutto sedici,...

L'ordinanaza del Commissario Silletti obbliga Comuni, Provincia - e non solo- ad eliminare tutte le piante che si trovano nella fascia di eradicazione. Le specie, escluso l'ulivo sono in tutto sedici, ma dovrebbero essere risparmiate le piante "storiche". Quanti sono non si sa ancora, di sicuro centinaia: gli oleandri – ma non solo - che si trovano nella fascia di eradicazione indicata dal piano anti-Xylella hanno i giorni contati. Si inizia dai Comuni: tutte le piante che si trovano in spazi pubblici come strade, piazzette e parchi devono essere eliminate entro la fine del mese. L'ordinanza del Commissario straordinario Giuseppe Silletti è datata 8 aprile ed è la stessa che ordina l'abbattimento degli ulivi infetti. Ma se per questi ultimi le operazioni sono state sospese, per le altre specie vegetali accusate di ospitare la sputacchina e diventare potenziale veicolo di Xylella, le eradicazioni sono appena iniziate. In provincia di Lecce i comuni interessati sono Lecce, San pancrazio, Leverano, Squinzano, Copertino, Guagnano, Arnesano, Nardò, Carmiano, Porto Cesareo, Monteroni, Veglie, Surbo, Trepuzzi, Campi salentina, Salice e Novoli. L'ordinanza è stata notificata anche alla Provincia, alle Ferrovie dello Stato, alla Sud-Est, ai Consorzi di Bonifica e all'Anas che interverranno sulle aree e le strade di competenza: una di queste è la Lecce-Brindisi dove Anas avvierà nelle prossime ore le eradicazioni di oleandri che costeggiano la Statale. Anche i Comuni di Surbo e Lecce si stanno muovendo in questo senso. Non senza, però, una valutazione preventiva, sebbene di ciò non si faccia esplicita menzione nell'ordinanza del commissario: “Alcuni oleandri considerati “storici” saranno risparmiati” - spiega Domenico Bianco, presidente del consiglio dei Comuni del Nord Salento e presidente del Consiglio comunale di Surbo - “si tratta di piante con un tronco di 22-30 centimetri piantate anni fa per adornare spazi pubblici”. Un esempio è quello di Porta Napoli a Lecce: se venisse confermata la “grazia” per gli oleandri “storici”, quelli della piazzetta potrebbero scampare all'eradicazione. Sempre che non siano malati: “L'oleandro per sua natura attira la cicala sputacchina ed è facilmente attaccabile da Xylella” spiega Bianco - “in più molte piante sono asintomatiche, non mostrano – cioè – i segni della presenza del batterio”. L'oleandro è solo una delle specie vegetali nella “lista nera”: ci sono anche il rosmarino, il ciliegio, il mandorlo, il pesco, l'albicocco, la vinca, la malva, la portulaca, il sorgo, l'acacia saligna, la polygala myrtfolia, la ginestra, la westringia fruticosa, il mirto, l'alaterno e la quercia (sebbene non tutte le specie: il leccio, “quercus ilex” non sarebbe stato attaccato). Si tratta di piante da frutto e ornamentali molto diffuse, in spazi pubblici e anche in giardini e proprietà private. La corsa contro il tempo per tamponare l'espansione di Xylella è nel vivo: il censimento delle piante a rischio nei vivai è già iniziato e per i titolari è previsto un ristoro, come indicato dall'ordinanza n.5, ma non si sa ancora quando verranno coinvolti i privati cittadini.    

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