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Cava Colacem, le associazioni ambientaliste contro il progetto di ampliamento

Italia Nostra e Forum Amici del territorio evidenziano la dubbia legittimità degli atti nell’iter autorizzativo del progetto e scrivono alla Regione e all’assessore Angela Barbanent...

Italia Nostra e Forum Amici del territorio evidenziano la dubbia legittimità degli atti nell’iter autorizzativo del progetto e scrivono alla Regione e all’assessore Angela Barbanente, chiedendo l’annullamento del parere favorevole di valutazione impatto ambientale. La Sezione Sud Salento di Italia Nostra e il Forum Amici del Territorio di Cutrofiano denunciano una dubbia legittimità degli atti, nell’iter autorizzativo del progetto di ampliamento della cava Colacem “Don Paolo” di Cutrofiano. Il progetto contrasterebbe con le norme del piano regionale delle attività estrattive, di tutela della falda freatica superficiale, risorsa acquifera su cui l’attività agricola nel territorio del Comune di Cutrofiano si è basata nei secoli scorsi e si basa tutt’oggi e che, per tale motivo, risulta elemento naturale importantissimo per la comunità locale. Nello specifico, il progetto violerebbe l’ex art. 15 delle norme tecniche di Attuazione del Prae, che prescrive categoricamente :“Nelle cave è fatto divieto di mettere a giorno la superficie della falda freatica. La profondità delle cave a fossa in pianura – come quella in questione -  deve mantenersi almeno a 1,5 metri al di sopra del massimo livello della falda freatica.”. In difformità a tale norma, l’area di ampliamento della cava “Don Paolo” ricade su una falda freatica superficiale poco profonda, come descritto nella relazione geologica allegata al progetto, in netto contrasto con le norme di tutela succitate. Ciò nonostante, il dirigente comunale responsabile del procedimento di Via, pur riscontrando il contrasto della norma di tutela del Prae della falda freatica con il progetto esaminato, ha espresso parere favorevole, non concluso come per legge, il procedimento di valutazione dell'impatto ambientale con un provvedimento espresso e motivato in ogni sua parete. Secondo quanto spiegano gli ambientalisti, è stato poi rinviato il perfezionamento dell’atto a un successivo ed ulteriore parere del Servizio attività estrattive della Regione Puglia, in presumibile violazione con le norme procedimentali in materia di Valutazione di Impatto Ambientale. “Una manna dal cielo per la ditta – spiegano -, che con questa forzatura da parte del Comune di Cutrofiano,  potrà superare gli ostacoli emersi nell’iter autorizzativo. Un aiuto che arriva, casualmente, subito dopo la sottoscrizione del nuovo accordo con Colacem Spa, a sostanziale vantaggio di quest’ultima. Qualunque convenzione o accordo economico sottoscritto tra l’autorità competente al procedimento e la ditta proponente il progetto, non può derogare le norme di tutela previste dalla legge vigente, in materia di Valutazione di Impatto Ambientale e di attività estrattiva”. Per questi motivi, le associazioni hanno inviato agli uffici competenti e all’assessore  regionale per la Qualità del territorio Angela Barbanente, la richiesta di annullamento in autotutela del parere favorevole di Via, emanato il 13 febbraio scorso, dall’ufficio tecnico comunale di Cutrofiano competente, riservandosi se necessario, come soggetti portatori di interessi diffusi in tema di tutela dei beni ambientali e paesaggistici, di attivare ogni ulteriore ed opportuna azione nelle sedi competenti al fine di tutelare gli interessi della comunità.  

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