Cronaca Lecce 

Falsi incidenti stradali per truffare le compagnie assicurative, 12 arresti

L'associazione a delinquere coinvolgeva periti, carrozzieri e anche medici e avvocati. Circa un milione di euro incassati indebitamente dalle compagnie assicurative

Falsi incidenti stradali per incassare risarcimenti assicurativi: dodici persone sono finite in manette con l'accusa di aver dato vita ad una vera e propria associazione a delinquere dedita alla truffa.

L'ammontare delle somme indebitamente percepite negli anni ammonterebbe a circa un milione di euro.

Le indagini portate avanti dalla Polizia stradale di Lecce hanno portato all'arresto di due liquidatori della Unipol di Botrugno e Brindisi; di un carrozziere di 49 anni A.M. di Surbo, dei due periti, un 63enne di Lecce ed un 67enne di Lecce; di un avvocato 41enne di Parabita; di due medici, una 38enne di Alessano in servizio al “Vito Fazzi” ed un 45enne di Lecce; i un avvocato di Corigliano d'Otranto; del titolare della “Falco investigazioni” di Trepuzzi; dei due carrozzieri un 43enne di Castrignano de' Greci ed un, 57enne di Zollino.

Un medico specialista in Ortopedia e Traumatologia è stato sottoposto all’obbligo di dimora ed altre 60 persone sono state, invece, denunciate a vario titolo per aver preso parte alle attività fraudolente dell'associazione.

Le persone coinvolte nell'indagine avrebbero costruito dei falsi incidenti stradali e alterato altri realmente accaduti: tra il 2008 ed il 2010 gli investigatori hanno individuati in tutto 37 falsi sinistri stradali.

L’organizzazione operava soprattutto nella zona del centro Salento ed era composta da persone che per mestiere o professione si occupano normalmente di incidenti stradali. Il perno dell'associazione erano i due liquidatori delle compagnie assicuratrici che facevano da garanti per il buon esito delle frodi liquidando i falsi incidenti stradali ed esponendo così le compagnie a consistenti indebiti esborsi di denaro. La compagnia maggiormente danneggiata è la Unipol che con la sua denuncia alla Polizia ha dato il via alle indagini ma sono state coinvolte anche altre compagnie come Helvetia e Carige.


Gli avvocati erano i referenti per tutte le incombenze di carattere tecnico-giuridico necessarie per la liquidazione dei sinistri, ma avrebbero fatto da anello di congiunzione tra gli automobilisti e i medici compiacenti verso i quali indirizzavano i loro clienti. I medici, a loro volta, rilasciavano false certificazioni per attestare lesioni compatibili con traumi da incidente stradale, in alcuni casi, senza nemmeno aver visitato o conosciuto le persone a cui le refertavano.


I periti delle assicurazioni ed i carrozzieri facevano il resto: i primi redigevano false relazioni sui mezzi coinvolti negli incidenti con la complicità dei carrozzieri i quali, in alcuni casi, organizzavano falsi incidenti stradali utilizzando i dati della auto di ignari clienti. Il dato significativo è rappresentato dal fatto che dopo che gli appartenenti all’organizzazione criminosa sono venuti a conoscenza dell’esistenza di un’indagine legata ai falsi sinistri stradali, il numero degli incidenti in provincia di Lecce è calato vertiginosamente come d’incanto sino a toccare percentuali del 47%, con il conseguente beneficio di mancati aumenti delle relative polizze.


L’attività investigativa della Polizia non è conclusa e non è escluso che l’ autorità giudiziaria inquirente possa adottare provvedimenti cautelari volti ad intaccare il patrimonio degli appartenenti al sodalizio criminale, nel caso in cui gli accertamenti bancari fornissero elementi probatori tali da stabilire che le somme riscontrate ad ognuno di loro siano il frutto di indebiti indennizzi ottenuti dalle truffe alle compagnie assicurative.


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