Cronaca Lecce Soleto Inchiesta su rifiuti e fotovoltaico: nel processo il giudice si dichiara incompatibile È quanto precisato dal presidente del collegio della prima sezione del Tribunale di Lecce nella vicenda che vede sedici imputati nell’ambito dell’inchiesta su alcuni parchi fotovolt... 02/07/2014 a cura della redazione circa 2 minuti È quanto precisato dal presidente del collegio della prima sezione del Tribunale di Lecce nella vicenda che vede sedici imputati nell’ambito dell’inchiesta su alcuni parchi fotovoltaici Incompatibilità sulla vicenda su cui è stato chiamato ad esprimersi: così Stefano Sernia, presidente del collegio della prima sezione del Tribunale di Lecce, si è dichiarato nel processo ai sedici imputati coinvolti nell’inchiesta sui presunti illeciti nella gestione del fotovoltaico e nello smaltimento dei rifiuti. Toccherà, dunque, al presidente del tribunale comporre il nuovo collegio per la prossima udienza fissata per il 16 luglio, in cui i giudici si pronunceranno sulle eccezioni sollevate. L’inchiesta ipotizza l’esistenza di un’organizzazione in grado di ottenere contributi illeciti con la complicità degli impiegati comunali di Soleto dal gestore dei servizi energetici per realizzare parchi fotovoltaici finiti sotto sequestro. In più, gli imputati avrebbero sepolto nel sottosuolo rifiuti e materiali di scarto. Sono numerose le accuse a loro carico (associazione per delinquere, abuso d’ufficio, corruzione, rivelazione e utilizzazione di segreti d’ufficio, frode nelle pubbliche forniture, falsità sia materiale e ideologica commessa da pubblico ufficiale in atti pubblici, traffico di rifiuti, distruzione e occultamento di atti veri, violazioni alle norme sugli appalti e varie responsabilità amministrative). Nell’udienza preliminare si sono inoltre costituite parte civile la Provincia le associazioni ambientaliste “Italia nostra” (rappresentate dall’avvocato Carlo Barone), e “Ambiente e vita Puglia Onlus” (avvocato Roberta Castrignanò). La costituzione di parte civile riguarda solo i reati ambientali, contestati solo agli imputati Andrea, Fabio e Davide Ancora, Antonio Palma e Massimo Torretti. Tra gli imputati l’imprenditore Fabio Ancora, 45enne di Soleto, rappresentante legale della ditta Tecno Lights Srl, Nadia De Mitri, 44enne di Soleto, dipendente capocontabile della Tecno Lights, Vinicio Gregorio Giorgino, di Casarano, 55enne, ingegnere, progettista e direttore dei lavori di Tecno Lights, Raffaele Zizzari, 64enne di Soleto, già responsabile dell’ufficio tecnico al Comune di Soleto e ora in pensione. Le accuse sono di associazione a delinquere, abuso d’ufficio, corruzione, rivelazione di segreti di ufficio, frode nelle forniture pubbliche, falsità materiale e ideologica in atti pubblici, distruzione e occultamento di atti veri, traffico di rifiuti, violazioni sugli appalti e varie responsabilità amministrative. Ad assistere gli indagati sono gli avvocati Anna Grazia Maraschio, Giuseppe e Michele Bonsegna, Luigi, Alberto e Arcangelo Corvaglia, Luigi Covella e Vincenzo Venneri.
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