Arte e archeologia Lecce “Il racconto del cielo”. A Lecce la mostra evento dei Girolamini Venerdì l’inaugurazione a San Francesco della Scarpa. La mostra presenta oltre 20 capolavori tra i più rappresentativi dell’importante raccolta artistica custodita nello st... 25/12/2013 a cura della redazione circa 3 minuti Venerdì l’inaugurazione a San Francesco della Scarpa. La mostra presenta oltre 20 capolavori tra i più rappresentativi dell’importante raccolta artistica custodita nello storico complesso monumentale di Napoli. Si aprirà venerdì 27 dicembre a Lecce la mostra evento “Il racconto del cielo. Capolavori dei Girolamini a Lecce” negli spazi espositivi della Chiesa di San Francesco della Scarpa, in piazzetta Carducci a Lecce. Dedicata a Umberto Bile, appassionatissimo curatore del Complesso dei Girolamini, prematuramente scomparso qualche mese fa, la mostra presenta oltre 20 capolavori tra i più rappresentativi dell’importante raccolta artistica custodita nello storico complesso monumentale di Napoli, fondato nel 1584, dai Padri seguaci di San Filippo Neri. Questi, stabilitisi nel capoluogo partenopeo, avviarono una delle più avanzate istituzioni culturali della città, con strutture aperte al pubblico quali la quadreria, la biblioteca costituita da importanti fondi librari, l’archivio oratoriano, l’archivio musicale. Nella cornice unica delle sale dell’ex Chiesa di San Francesco della Scarpa a Lecce, si potranno ammirare esempi di pittura devota di fine Cinquecento e Settecento di noti artisti italiani e napoletani come Francesco Curradi, Bernardo Azzolino, Girolamo Imparato, Fabrizio Santafede. A documentare il naturalismo caravaggesco sono state scelte opere come il celebre “Battesimo di Cristo” di Battistello Caracciolo, “Il Cristo legato” di Jusepe de Ribera, “Sant’Onofrio” di Matthias Stom, “Il sacrificio di Isacco” di Andrea Vaccaro, fino all’ “Incontro del Gesù col Battista” di Guido Reni, che apre una nuova fase della stagione pittorica napoletana, per arrivare alle invenzioni barocche di Luca Giordano, vero genius loci dei Girolamini, il cui affresco in controfacciata con la “Cacciata dei mercanti dal Tempio”, è considerato fra i capolavori della pittura barocca europea. Di questo affresco è presente nella mostra una copia del bozzetto di Nicola Malinconico che, con poche varianti, riprodusse l’immagine su tela nella cattedrale di Gallipoli. Contemporanei e allievi di Luca Giordano come Giuseppe Simonelli, o il più tardo Francesco de Mura, completano il percorso. Tutti autori le cui opere sono state, nella stagione manierista, caravaggesca e barocca, modelli di riferimento per gli episodi più significativi della pittura in Puglia. “Si tratta di una mostra nata da un sogno di un gruppo di persone, il mio, di Umberto Bile, di Fabrizio Vona e di Brizia Minerva, oltre che di un progetto artistico complesso tra Provincia di Lecce e Complesso monumentale dei Girolamini di Napoli”, ha spiegato la vice presidente e assessore alla Cultura della Provincia di Lecce Simona Manca. La mostra, inoltre, sarà anche occasione per recuperare due pregevoli tele della quadreria napoletana che saranno accuratamente restaurate nei laboratori del Museo provinciale “Sigismondo Castromediano” di Lecce. Il percorso espositivo “Il racconto del cielo” è stato pensato con il duplice obiettivo di documentare lo sviluppo della pittura a Napoli e nel Viceregno, tra la fine del ‘500 e gli anni settanta del ‘700, e di raccontare, attraverso i capolavori selezionati, nessi e corrispondenze con le ricche collezioni ecclesiastiche, pubbliche e private, della Puglia, a dimostrazione di come qui venissero prontamente accolte le istanze moderne della pittura, veicolata dagli esempi dei grandi maestri italiani e stranieri. Vicende, storie e patrimoni, in parte già resi noti e presentati al pubblico e dei quali la mostra “Il racconto del cielo” costituisce il punto focale. L’evento è organizzato con il patrocinio del Ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo, in collaborazione con Soprintendenza per i Beni storici artistici ed etnoantropologici della Puglia, Istituto di Culture mediterranee della Provincia di Lecce, Camera di Commercio di Lecce, Banca popolare pugliese, Biosud, Axa, Alpak e con il patrocinio tecnico di Erco, Idea Luce, Bamakò. La mostra sarà aperta al pubblico fino al 21 marzo 2014, tutti i giorni dalle 9 alle 13 e dalle 16 alle 19. Per informazioni e per organizzare visite guidate si può telefonare allo 0832 683503/531 (museo@provincia.le.it).
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