Sanità 

Liste d’attesa, due nuove risonanze magnetiche in arrivo a settembre

Il primario di neuroradiologia del Vito Fazzi, Fernando Lupo, annuncia l’acquisto dei due macchinari: “Occorre però intervenire anche sulle prescrizioni e sulla qualità degli...

Il primario di neuroradiologia del Vito Fazzi, Fernando Lupo, annuncia l’acquisto dei due macchinari: “Occorre però intervenire anche sulle prescrizioni e sulla qualità degli esami”.  Saranno due le macchine per la risonanza magnetica di ultima generazione che entreranno in servizio entro fine settembre. Arriveranno nell’ospedale oncologico Giovanni Paolo II e nel reparto di neuroradiologia del Vito Fazzi. L’apposita Commissione nominata dalla Asl di Lecce per l’aggiudicazione dell’appalto ha infatti assegnato la gara all’azienda Philips. “Si tratta di apparecchiature che consentiranno -spiega Fernando Lupo, primario di neuroradiologia al Vito Fazzi -lo studio della dinamica ematica delle perfusioni, che consentono un ulteriore studio morfologico funzionale e l’esame del segmento cardiaco per lo studio del cuore”. Il primario interviene poi sulla questione dei tempi d’attesa per alcune prestazioni. Dopo la polemica scoppiata in seguito alle parole di Piero Quarta Colosso, proprietario dell’omonimo studio radiologico, secondo cui le liste d’attesa nella Asl di Lecce si sarebbero ridotte solo perché sempre più cittadini preferiscono rivolgersi al privato, il dottor Lupo spiega che il problema può essere superato agendo su due diversi fronti. Da un lato, è necessario intervenire sulle prescrizioni dei medici di medicina generale. Il medico di base, spiega Lupo, “non può prescrivere un esame senza indicare una spiegazione clinica insieme al sospetto diagnostico”. Discorso diverso, invece, per le neoplasie: in questo caso le liste sono differenti e i tempi d’attesa superano raramente i 20 giorni. Dall’altro lato, devono essere istituiti controlli di qualità previsti dalla legge. Spesso, sottolinea Lupo, “siamo costretti a ripetere esami perché scadenti ai fini diagnostici”. Sarà una commissione ad hoc ad esprimere giudizi sulla qualità dell’esame effettuato e sul rispetto dei percorsi e dei protocolli diagnostici. Solo così, spiega il primario di neuroradiologia, “si ridurrà la spesa sanitaria e si arriverà a una spesa più oculata e rispondente alle esigenze cliniche. I costi per prestazioni fuori da liste d’attesa sono stati ormai equiparati a quelli del settore privato: 80 euro per una Tac cranica e per il tratto spinale-lombare e 100 euro per la risonanza magnetica all’encefalo.  

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