Società Otranto 

Proclamati santi gli 800 martiri di Otranto

Suggestiva cerimonia questa mattina in Piazza San Pietro a Roma. Il pontefice ha canonizzato i patroni di Otranto dopo 500 anni. Qualche polemica sul miracolo attribuito all’intercessione dei ma...

Suggestiva cerimonia questa mattina in Piazza San Pietro a Roma. Il pontefice ha canonizzato i patroni di Otranto dopo 500 anni. Qualche polemica sul miracolo attribuito all’intercessione dei martiri da parte del medico che curò la suora miracolata. Sono stati canonizzati questa mattina, gli 800 martiri di Otranto. Una festa per la comunità cattolica come ha sottolineato nell’omelia Papa Francesco: “Oggi la Chiesa propone alla nostra venerazione una schiera di martiri, che furono chiamati insieme alla suprema testimonianza del Vangelo, nel 1480. Circa ottocento persone, sopravvissute all’assedio e all’invasione di Otranto, furono decapitate nei pressi di quella città. Si rifiutarono di rinnegare la propria fede e morirono confessando Cristo risorto. Dove trovarono la forza per rimanere fedeli? Proprio nella fede, che fa vedere oltre i limiti del nostro sguardo umano, oltre il confine della vita terrena, fa contemplare ‘i cieli aperti’ -come dice santo Stefano- e il Cristo vivo alla destra del Padre. Cari amici, conserviamo la fede che abbiamo ricevuto e che è il nostro vero tesoro, rinnoviamo la nostra fedeltà al Signore, anche in mezzo agli ostacoli e alle incomprensioni; Dio non ci farà mai mancare forza e serenità. Mentre veneriamo i Martiri di Otranto, chiediamo a Dio di sostenere tanti cristiani che, proprio in questi tempi e in tante parti del mondo, adesso, ancora soffrono violenze, e dia loro il coraggio della fedeltà e di rispondere al male col bene”. Era il 1539 quando iniziò il primo processo canonico per la beatificazione, dunque a quasi 60 anni di distanza dal loro martirio, avvenuto il 14 agosto 1480 ad opera dei Turchi invasori guidati da Gedik Ahmet Pascià per aver rifiutato di convertirsi all’Islam (la tradizione vuole che i loro corpi furono trovati il 13 ottobre 1481 intatti, non decomposti, e successivamente traslati nella Cattedrale di Otranto). Il processo vide la fase più intensa dal 12 luglio al 5 ottobre 1751 grazie al vescovo di Lecce, monsignor Alfonso Sozy Carafa. La Congregazione delle Cause dei Santi si pronunciò favorevolmente il 7 dicembre 1771 e Papa Clemente XIV il 14 dicembre dello stesso anno dichiarò Beati i Martiri, che divennero così protettori della città di Otranto. Dopo la beatificazione si registra un lungo periodo di pausa nella causa di canonizzazione. Il punto di svolta arriva il 16 febbraio 1991, quando grazie all’arcivescovo Vincenzo Franco, si aprì il processo diocesano di Canonizzazione. La tappa fondamentale arriva il 17 aprile 2007, quando la Commissione dei Cardinali e Vescovi riconobbe che i Martiri furono uccisi per la loro fedeltà a Cristo e il 6 luglio Benedetto XVI emanò un decreto che li riconobbe uccisi “in odio alla fede”. Sempre Benedetto XVI il 20 dicembre 2012, in udienza privata con il cardinale Angelo Amato, prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi, autorizzò la Congregazione a promulgare il Decreto riguardante il miracolo della guarigione della suora Francesca Levote, attribuito all'intercessione dei Beati Martiri. Proprio sulla guarigione della suora si registra il dissenso dell’oncologo cattolico Salvatore Toma: nel 1979 alla religiosa fu riscontrata una massa a livello addominale: la diagnosi fu di 6 mesi di vita. La Suor Levote, clarissa di Otranto, chiese di avere con sé l’urna dei martiri e inspiegabilmente dopo qualche mese le analisi dimostrarono la scomparsa della massa. Durante il periodo, la suora si sottopose a cicli di cobaltoterapia a Genova sotto la supervisione dell’oncologo Salvatore Toma che a distanza di anni, ribadisce quanto disse già all’epoca in contrasto con le valutazioni delle commissioni vaticane e cioè che non fu un miracolo ma l’impiego di tecniche innovative per l’epoca (era il 1982) che permisero una regressione completa del tumore.  

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