Cronaca 

La Fiorita, Raffaele Fitto condannato a 4 anni

Per i giudici avrebbe incassato una tangente da 500mila euro da un imprenditore romano. Arriva la solidarietà del mondo politico.

Dopo 26 ore di camera di consiglio, i giudici della seconda sezione del Tribunale di Bari hanno condannato a 4 anni Raffaele Fitto, all'epoca dei fatti presidente della Regione Puglia, per la presunta tangente da 500mila euro che il politico del PdL avrebbe ricevuto da un editore e imprenditore romano, anche lui condannato a 3 anni e 4 mesi.

Riconosciuto anche l'illecito finanziamento, per lo stesso importo della presunta tangente, ricevuto dal partito dell'ex presidente, "La Puglia Prima di Tutto". I fatti contestati si riferiscono al periodo 1999-2005, quando Fitto era ancora presidente della Regione Puglia.

Il processo, che si è svolto dinanzi al Tribunale collegiale di Bari, riguarda l'esistenza di un presunto accordo illecito finalizzato ad assicurare alla società "Fiorita" le concessioni di servizi di pulizia, sanificazione ed ausiliariato da parte di enti pubblici e di Asl pugliesi, e l'affidamento di un appalto da 198 milioni di euro ad una società per la gestione di 11 Residenze sanitarie assistite.

Tra gli imputati anche Paolo Pagliaro, editore salentino candidato con la lista Moderati in Rivoluzione, accusato di concorso con lo stesso Fitto. La sua posizione andrà però rivalutata dai giudici, che se vorranno potranno approfondire con nuove indagini. L'ipotesi, ancora da dimostrare, è che Pagliaro, in cambio dell'orienatamento politico delle sue tv, avrebbe ottenuto un contratto pubblicitario con Seap, la societa Aeroporti di Puglia.

Tuttavia l'imprenditore ha preso bene l'esito del processo: "Finalmente è finito un incubo. Finalmente Giustizia è fatta! Ne ero certo ma le richieste avanzate dalla Procura di Bari, proprio nel giorno della presentazione delle liste, mi avevano amareggiato visto l'inesistenza del reato. Alcun reato ed alcun favore in cambio di nulla, così come per tutte le altre tv pugliesi beneficiarie di stessi e più corposi contratti. In questi anni ho sofferto per quanto ho subito, ma ora giustizia è fatta".

"Ma quale tangente? Non ho preso nessuna tangente del c...". Era un Raffaele Fitto palesemente nervoso quello visto oggi nella prima conferenza stampa dopo la sua condanna in primo grado per corruzione. "Sono stato condannato - ha detto l'ex ministro - da magistrati organici fra loro con intenti di carattere politico. Ma se qualcuno pensava che avrei fatto un passo indietro, io avviso che ne farò due avanti, a schiena dritta per vincere le elezioni. Io ho seguito tute le udienze e ritengo che il diritto alla difesa e' stato stravolto specie rispetto ai tempi delle udienze. Un processo cominciato praticamente nel 2001 ma che poi il collegio giudicante ha portato avanti con una tempistica davvero singolare fino a 5 udienze alla settimana, alcune con una durata di 10-12 ore, fino a otto udienze in un mese e tutto questo, ritengo, per arrivare ad una condanna proprio in questi giorni di elezioni".

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