Dall'Australia a Spongano la truffa dell'eredità

A Spongano piovono milioni virtuali direttamente dall’Australia, da dove uno studio legale con sede a Melbourne invia una e-mail alla Pec di un improbabile lontano parente di un defunto milionario di origine italiana che ha lo stesso cognome del destinatario a Spongano. La mail dello studio legale riporta estremi e telefono: Maurice Phipps, Studio legale, 04 William Street, Melbourne, Vic 3000 Australia, telefono +61480026462.

La lettera comunica che il suo assistito è morto di Covid qualche anno fa, lasciando un patrimonio di 18,7 milioni di dollari australiani che non si sa a chi debbano essere devoluti in quanto sia la moglie che l’unica figlia dell’oriundo sono morte. Per cui si stanno faticosamente cercando i parenti italiani più prossimi ai quali far pervenire l’eredità. E tra questi risulterebbe, a detta dell’avv. Phipps, il fortunato sponganese.

Lo studio legale australiano precisa che comunque si tratterebbe di metà della somma, in quanto l’altra metà spetterebbe al legale che ha portato a buon fine l’operazione di ricerca; fatti i conti, sarebbero quasi cinque milioni di euro per il destinatario della email. Sin dall’inizio l’ignaro destinatario di tanta attenzione ha forti dubbi, anche se la comunicazione era arrivata alla sua pec. Per curiosare meglio cerca su internet lo studio legale australiano e lo trova con tanto di foto e curricula sia del legale che dello staff dello studio.

Da una indagine più approfondita nota però che i curricula sono farlocchi perché ripresi con le generalità di persone realmente esistenti, ma che nella vita reale fanno tutt’altro che gli avvocati. Il curriculum e foto del “legale rappresentante” del “defunto” benestante viene copiato a somiglianza di un docente universitario realmente esistente, ma che nulla ha a che vedere con studi legali fantasma e maneggi inventati di sana pianta. Inoltre il telefono dello studio legale Phipps squillava sempre a vuoto, dando sempre “occupato”.

Capita l’antifona e affinché non succedessero danni irreparabili ad altre persone eventualmente incappate in situazioni simili, si è rivolto all’avv. Matteo Candela, a Spongano, perché segnalasse alla Polizia Postale o a chi di competenza il tentativo di truffa che probabilmente si sarebbe dovuta realizzare con richieste di denaro da parte del fantomatico studio di Melbourne, denaro necessario per le “spese legali” e gli “oneri burocratici” di cui Phipps si sarebbe fatto carico per far giungere al fortunato sponganese il lascito milionario dell’ignoto parente.