Salute Sette Lecce 

Arriva l'influenza: primi casi di A/H3N2, virus resistente e pericoloso per i più deboli

Ogni anno l’influenza ritorna e mette a letto milioni di persone: tra dicembre e febbraio si verifica il picco massimo. La campagna di antinfluenzale è già partita a settembre...

Ogni anno l’influenza ritorna e mette a letto milioni di persone: tra dicembre e febbraio si verifica il picco massimo. La campagna di antinfluenzale è già partita a settembre in molte regioni italiane: in Puglia si comincia a novembre anche per ragioni climatiche. Poi, c’è da registrare anche un ritardo nelle forniture dei vaccini, come ci confermano dall’Asl. Eppure gli italiani colpiti nelle ultime due settimane da virus influenzali sono già a quota 130. Gli epidemiologi parlano di fase “basale”. L’anno scorso il virus ha iniziato a colpire duro a partire da dicembre. Da quel periodo in poi l’epidemia può diventare molto più rapida: in breve tempo si può passare da un’intensità bassa a una media. A gennaio si può arrivare anche a una persona su cento. Ancora è presto per capire quali saranno i numeri finali, ma i dati ci dicono che la curva quest’anno è partita più alta rispetto all’anno scorso. A ottobre dell’anno scorso i casi erano meno di uno su mille, quest’anno sono più di uno su mille con una percentuale più alta di bambini colpiti. Anche per il 2018 è partita la campagna vaccinale della Regione Puglia: è consigliabile vaccinare le persone più fragili, soprattutto bambini e anziani. Si punta a raggiungere una copertura tra gli ultrasessantacinquenni del 95 per cento. Gli ambienti affollati (scuole, uffici, case di cura, locali ricreativi) permettono una maggiore diffusione dei virus influenzali, che colpiscono l’apparato respiratorio, dal naso congestionato ai polmoni. In Italia ogni anno si ammalano in media circa 3 milioni di persone con notevoli costi per tutto il sistema sanitario. Nella stagione 2017-2018 l’influenza ha colpito 5,4 milioni d’italiani. Il vaccino resta un’arma utilissima non solo per evitare problemi più gravi che possono esplodere in organismi più fragili, ma anche per evitare i costi che le casse pubbliche (ma soprattutto quelle delle famiglie) sono costrette a sopportare ogni anno. I VIRUS RESPONSABILI L’influenza è scatenata dai virus appartenenti alla famiglia degli orthomixovirus, che sono di tipo A, B e C: i primi due sono responsabili delle classiche forme influenzali, mentre l’ultimo può essere asintomatico e scatenare infezioni simili al raffreddore. I virus di tipo A si manifestano nell’uomo e anche negli animali: si trasmette dagli uccelli al maiale e da questi all’uomo. I virus B sono, invece, presenti solo nell’uomo. Il problema è che i virus dell’influenza sono mutanti e costringono ogni anno il nostro sistema immunitario a produrre nuovi anticorpi in grado di affrontarli e sconfiggerli. Insomma, non funziona come le altre malattie, dove una volta che hai sconfitto quel virus non avrai più lo stesso problema: qui il problema è che l’anno successivo si può ricadere per lo stesso virus, che nel frattempo è mutato ed è diventato più resistente. Dunque, l’organismo che incontra nuovamente quel virus dovrà produrre nuovi anticorpi per abbatterlo. Questo tipo di virus sopravvive solo nelle vie respiratorie (naso, laringe e faringe). Le complicanze possono essere le più svariate: i batteri possono attaccare i bronchi in una situazione in cui le difese immunitarie hanno un livello di guardia più basso. In passato si sono verificati casi in cui un’influenza tipica degli animali si è trasferita nell’uomo, come quello dell’influenza aviaria. Quando s’incontra un virus per il quale non siamo immunizzati rischiamo di andare incontro a una pandemia: la spagnola provocò 20 milioni di morti nel mondo. Quando esplode una pandemia, generalmente viene colpita fino al 50 per cento della popolazione generale. IL PERICOLOSO A/H3N2, CHE MINACCIA ANCHE CHI FA IL VACCINO Febbre improvvisa, che supera anche i 38, brividi e dolori muscolari ci avvisano che l’influenza ha attecchito sul nostro organismo. La stagione influenzale si può dire che sia già partita, soprattutto dopo che il laboratorio di Igiene e Sanità pubblica di Parma ha isolato il virus A/H3N2: sta già circolando la forma più modificata e più minacciosa di influenza. Questo tipo di virus crea problemi più acuti: febbre alta, tosse, mal di gola, astenia, e dolori muscolari. Sembra che l’A/H3N2 riesca a colpire i vaccinati, però con conseguenze meno gravi. La capacità di mutare che ha questo virus gli permette di non essere riconosciuto dal sistema immunitario persino chi si è vaccinato. Dall’Asl arrivano rassicurazioni in merito a questa vicenda: “Il vaccino copre anche il resistente virus A/H3N2 – spiega Alberto Fedele, direttore U.O.C., Servizio Igiene e Sanità Pubblica Area Nord – Abbiamo qualche ritardo per via delle scorte, ma una volta fatto l’antinfluenzale le persone più a rischio sono coperte anche dalle forme più pericolose. Da anni, per motivi professionali, faccio il vaccino e sono sempre stato bene. Dobbiamo mettere in conto che una brutta influenza può avere delle complicanze molto pesanti soprattutto nella popolazione più anziana. Vaccinarsi conviene sempre”. Gaetano Gorgoni

Potrebbeinteressarti