La sede Inail di Maglie mai utilizzata e già a rischio chiusura, Usb: “Spreco di soldi pubblici”

È aperta al pubblico tre volte alla settimana ma solo per fornire informazioni di front-office, nessuna visita medica effettuata. La nuova sede dell’Inail di Maglie, mai usata per le visite mediche, è già a rischio chiusura. La denuncia arriva dal sindacato Usb: ““Il declassamento ad agenzia -spiegano Fabiana Timo e Luca Puglisi del coordinamento regionale è stata deciso nel 2013. A rimanere aperto, il Centro Medico-Legale e il personale amministrativo per l’attività medica e front-office. Dopo aver constatato che l'Inps di Maglie non poteva ospitare, per motivi logistici, la nuova Agenzia, il dirigente delegò la Responsabile della ex- sede C a trovare dei locali idonei”. Fu l’organizzazione sindacale ad intervenire per trovare una soluzione: “Fu, quindi, anche con il nostro intervento che il Comune di Maglie, nella persona del sindaco Antonio Fitto, offrì in comodato d'uso gratuito un intero piano della struttura ASL di Via Galati nelle more della realizzazione del progetto comunale di riordino degli immobili destinati alla ASL nel progetto della nuova Cittadella della Salute. La condizione che posero le istituzioni fu la promessa da parte dell’Inail di realizzare un piccolo “polo di eccellenza” per il recupero del gesto lavorativo degli infortunati sul lavoro, progetto che poi, mediante convenzione, si sarebbe dovuto estendere a tutti i cittadini invalidi”. La nuova agenzia di Maglie, in Via Galati, fu aperta a fine aprile 2014 dopo una serie di lavori di natura strutturale, pagati dall'Inail. In seguito, fu chiesta l'autorizzazione sanitaria e l'agibilità dei locali che a tutt'oggi manca poiché l’ente non ha effettuato un versamento di circa 100 euro. “Ancora oggi -sottolineano dal sindacato- l'Agenzia di Maglie non funziona. È aperta al pubblico tre volte alla settimana ma solo per il front-office. Non è mai stata effettuata una sola visita medica. Tutta l'attività del Centro Medico-Legale di Maglie è ricaduta sulla Sede di Lecce che, nei giorni di minore afflusso, effettua almeno 60/70 visite al giorno. Tutto ciò ha creato un notevole disagio, in particolar modo agli infortunati, che ormai da 2 anni sono costretti a recarsi fino a Lecce. L’ultima notizia è che a breve nella Sede di Lecce verrà aperto un ambulatorio di fisiatria e fisioterapia e che tutta l'attrezzatura fisioterapica, a suo tempo trasportata a Maglie, tornerà a Lecce”.