Politica Gallipoli 

Gallipoli, polemiche su Minerva dopo il caso Aqp. Il candidato Pd: "Nessun voto di scambio"

Il candidato sindaco del centrosinistra risponde al fuoco incrociato di Quintana e Fasano che lo accusano di aver strumenatlizzato la visita del vicepresidente Aqp per fini elettorali.  Rimane...

Il candidato sindaco del centrosinistra risponde al fuoco incrociato di Quintana e Fasano che lo accusano di aver strumenatlizzato la visita del vicepresidente Aqp per fini elettorali.  Rimane alta la tensione tra i candidati sindaco di Gallipoli. A tenere banco negli ultimi giorni le accuse rivolte a Stefano Minerva di aver accompagnato il vicepresidente di Aqp in una visita presso le case popolari dove ha incontrato alcuni inquilini alle prese con l'annoso problema del taglio dell'acqua per morosità. Un faccia a faccia “strumentalizzato” per fini elettorali secondo Sandro Quintana e Flavio Fasano. Il candidato del centrodestra ha ribadito le sue accuse nel corso di una conferenza stampa convocata oggi al fianco dei consiglieri regionali di Cor Saverio Congedo e Luigi Manca. Il problema delle palazzine di via Cagliari e via Imperia fu risolto effettivamente grazie all'interessamento personale di De Santis a seguito dell'incontro del 14 maggio. “Ci aspetteremmo che il problema venisse risolto altrettanto celermente anche in quei Comuni dove non si vota” hanno commentato gli esponenti di centrodestra paventando, senza troppi giri di parole, il timore di un voto di scambio. La risposta di Minerva non si è fatta attendere: “Nessuna strumentalizzazione a pilotare consensi e riconoscimenti elettorali. Il mio esclusivo interessamento per la questione della riapertura dell’acqua nelle palazzine popolari è stato solo quello di segnalare la risoluzione di un problema di giustizia sociale, visto che qui a Gallipoli diverse famiglie, pur avendo pagato regolarmente i canoni, si erano viste tagliare il rifornimento idrico. Io non ho accompagnato nessuno nelle case, ma ho solo invitato il dirigente dell’acquedotto, che era venuto in città per un sopralluogo al depuratore consortile e per la sottoscrizione del protocollo con Comune e Arca Sud inerente proprio il tema delle morosità, a prendere visione diretta di una situazione a lui peraltro non conosciuta in tutte le sue sfaccettature. Il tutto nell’assoluta trasparenza di chi si limita a mettere in contatto le parti sociali, rispondendo ad un’istanza che da tempo chiedeva risposta. Io sono un politico e per me chi agisce nell'alveo della politica è colui che risolve i problemi, perché la politica stessa è affrontare le questioni e le problematiche della gente, e anche se non sono ancora Sindaco di questa città ho svolto appieno la mia funzione ristabilendo la giustizia sociale che era stata violata, e per questo sono sereno e tranquillo. Vista questa situazione grottesca messa in campo dal centro destra, mi viene da ringraziare i vari Fitto, Gabellone o gli ex amministratori azzurri che, come segno tangibile del loro passaggio amministrativo e politico nella città più bella del mondo che è Gallipoli, sono stati capaci di lasciare in eredità solo due scarichi in mare del depuratore di Casarano e Taviano attraverso il Canale dei Samari, sul litorale sud. Io risolvo i problemi della gente, altro che voto di scambio; loro lasciano una città turistica con gli scarichi dei reflui in mare. Questa, in termini di liquida polemica, è la differenza. Se vogliamo entrare nel merito della questione, inoltre, il caso non rientra affatto nel cosiddetto “voto di scambio”: non vi è stata alcuna promessa di utilità quale corrispettivo del voto. Al contrario di altri, che offrono 50€ in cambio del voto.” Toni duri sono anche quelli che Minerva riserva a di Flavio Fasano: “Sono senza dubbio garantista e, fino a sentenza ultima passata in giudicato, una persona è innocente fino a prova contraria. Mi preme, tuttavia, aiutare i cittadini ad aprire gli occhi, lanciare un appello a tutti coloro che credono in false verità dette da chi ha la consapevolezza di mentire e la certezza di convincere chi non ha concezione giuridica. Non si possono dirimere le controversie con autoreferenzialità, non si possono fare comunicati stampa di “autoassoluzione”. Non ci si può sostituire alla legge ed alla magistratura. I cittadini e gli elettori devono conoscere la verità: la vicenda per cui il candidato sindaco Fasano si ritiene vittorioso è falsata. Come ci si può autodichiarare assolti in base ad una sentenza che, invece, interessa ed assolve solo altre persone, coimputate nello stesso processo per altri reati all’interno della vicenda Galatea 2? Spero che la giustizia faccia il suo corso, ma resta in capo una sentenza di condanna a tre anni e mezzo per l’Avv. Fasano, che porterà ad una probabile sospensione fino a 18 mesi, durante i quali non potrà amministrare la Casa Comunale. Senza dimenticare che fu già condannato con sentenza passata in giudicato a 5 mesi per reati attribuibili alla sua azione amministrativa e di governo nelle passate amministrazioni, in merito alla vicenda Praia del Sole. Perché non risolvere dapprima i problemi personali, anziché interessarsi ai problemi della città? Perché coinvolgere una città intera nelle vicende personali? Perché candidarsi ora, forse per un mero riscatto personale? Perché combattere un'inutile guerra contro di me, arrivando anche a minacciare i nostri candidati e sostenitori? Perché dichiararsi pulito se si vuole governare una città in maniera trasparente e con la massima legalità, prima bisogna risolvere i propri problemi e poi pensare a quelli della cittadinanza, anziché strumentalizzare in maniera offensiva e scorretta qualunque proposta intelligente di governo della nostra città”.

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