Cronaca Sanità Lecce 

Disabili gravissimi discriminati dalla Regione, il Tar accoglie il ricorso di sei minorenni salentini

La sentenza del Tribunale Amministrativo ha accolto il ricorso dei familiari ritenendo illegittime le Linee Guida che prevedono una diversificazione nei contributi tra malati di SLA-SMA e altri disabi...

La sentenza del Tribunale Amministrativo ha accolto il ricorso dei familiari ritenendo illegittime le Linee Guida che prevedono una diversificazione nei contributi tra malati di SLA-SMA e altri disabili gravissimi. Disabili gravissimi discriminati dalle normative regionali: il Tar di Lecce ha accolto il ricorso dei genitori di cinque minorenni salentini, tutti difesi dall'avvocato leccese Stefano Miglietta, affetti da rare patologie neurovegetative che, sulla base delle Linee Guida approvate dalla Regione nel 2013, dovevano “accontentarsi” di un contributo inferiore a quello destinato ai malati di SLA e SMA. Una differenziazione illegittima, secondo i giudici della seconda sezione del Tar di Lecce che hanno condiviso l'indirizzo già espresso dal Tribunale Amministrativo di Bari nei mesi scorsi. I contributi in questione sono erogati in favore delle famiglie che assistono disabili gravissimi in casa, senza ricorrere a strutture sanitarie esterne e si basano sulla Legge 220 del 2010. Proprio con quest'ultima entra in contrasto la normativa regionale che ha previsto per il 2013 un contributo di 1.100 euro ai malati di SLA e SMA e di 600 euro agli altri malati di patologie gravissime: “La normativa statale cui la delibera regionale ha inteso dare attuazione in nessun modo consente la discriminazioni tra soggetti affetti da gravissime patologie, a pari livello di disabilità e di non autosufficienza” si legge nella sentenza depositata il 31 luglio scorso “Per effetto dell’annullamento delle Linee Guida regionali si è, in sostanza, venuta a creare un’unica figura di disabile gravissimo, con la conseguenza che oggi sussiste un unico criterio al quale ancorare la concessione in egual misura del contributo, (criterio) da identificarsi nel punteggio Barthel, id est nella condizione di non autosufficienza del paziente, in disparte il nomen della patologia”. Per effetto della sentenza la Regione Puglia è obbligata a versare il contributo alle famiglie dei sei malati entro 30 giorni.  

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