Politica Lecce Otranto 

Regionali, accordo con Udc divide il centrosinistra. A destra c’è solo Schittulli

Nonostante l’esito chiaro delle primarie di domenica scorsa, restano ancora malumori sull’accordo maturato tra Emiliano e i centristi, Vendola promette battaglia. Nel centrodestra è...

Nonostante l’esito chiaro delle primarie di domenica scorsa, restano ancora malumori sull’accordo maturato tra Emiliano e i centristi, Vendola promette battaglia. Nel centrodestra è stallo, mentre l’oncologo rompe gli indugi in attesa di essere appoggiato dai partiti. C’è un clima di “assestamento” interno al centrosinistra dopo le primarie di domenica scorsa che hanno decretato Michele Emiliano candidato alla presidenza della Regione Puglia per la coalizione al termine del mandato di Vendola. Se, infatti, aveva fatto discutere la scelta dell’ex sindaco di Bari di un accordo prima della consultazione con l’Udc, il risultato arrivato sembrava aver stemperato i malumori a sinistra rispetto alla fase nuova, aperta dal voto dei simpatizzanti. Ma il nodo coalizione non è affatto risolto, ed è stato lo stesso Vendola a ribadirlo, sostenendo che il successo di Emiliano pur essendo “ampio” non fosse “plebiscitario”. Una puntualizzazione arrivata da un leader che, nonostante la personale sconfitta nel confronto di coalizione, ha preferito sottolineare l’intenzione di far “pesare” la propria presenza. E i primi segnali di difficoltà di questa fase per il centrosinistra si sono viste sia nel consiglio regionale che nelle polemiche post voto sui territori. In provincia di Lecce, il Pd sembra diviso sulla rilettura del dato: se era logico da un lato aspettare un exploit di Dario Stefàno nella sua terra natia, d’altra parte la sconfitta numerica sul territorio e soprattutto a Lecce città ha generato malumori. Ci sono poi realtà particolari, come ad esempio Otranto (luogo di nascita del senatore di Sel), dove il Pd ha scelto di sostenere apertamente il candidato vendoliano a discapito del segretario del partito, e su cui si stanno concentrando le polemiche. Non va meglio al centrodestra, dove i paradossi sono serviti: l’amletico dubbio sull’opportunità di fare le primarie o meno (in realtà, sembrano già tramontate) sembrerebbe nascondere l’impreparazione di una vera alternativa, tutta giostrata sulla ricerca di un nome spendibile. La figura su cui molti vorrebbero convergere è quella dell’ex governatore Raffaele Fitto, che, però, non vuole essere della partita, sapendo che, nella complessa evoluzione di Forza Italia a livello nazionale, la candidatura in Puglia e un mancato successo comprometterebbero ogni tentativo di guidare il futuro del partito. L’unico davvero disposto ad essere in campo, l’oncologo Francesco Schittulli, già presidente della provincia di Bari, non riscuote il consenso di tutta la coalizione e, infatti, non è arrivata alcuna candidatura ufficiale. Da parte sua, Schittulli ha deciso di rompere gli indugi e di iniziare un tour politico, “La cura”, per raccontare la sua idea di Puglia. La sua, insomma, è una candidatura “civica” che attende l’appoggio politico.  M.B. 

Potrebbeinteressarti