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Allergia al nichel: rischi cancerogeni per determinate categorie di lavoratori

l professore Mauro Minelli ci ricorda che secondo la IARC (International Agency for Research on Cancer) il Nichel può essere cancerogeno in alcuni ambienti lavorativi

L’allergia al nichel interessa una fascia di popolazione di diverse età (prevalentemente donne, che spesso utilizzano accessori contenenti tracce di questo metallo). Alcuni lavoratori sono particolarmente esposti a questo elemento chimico. Chi è allergico al nichel, quando viene a contatto con questa materia, presenta dermatiti da contatto ed eczema che possono anche diventare gravi e creare diversi problemi. L’uomo convive col nichel in ogni momento della sua vita, parliamo di uno dei 5 elementi ferromagnetici: è presente in moltissime leghe ed in tanti prodotti di uso comune in tutto il mondo, nonché in alcuni cibi (perché è all’interno dei fertilizzanti) e cosmetici. Gli allergici al nichel sono costretti a evitare tutta una serie di cibi e materiali. Il professore Mauro Minelli ci ricorda che secondo la IARC  (International Agency for Research on Cancer) il Nichel può essere cancerogeno in alcuni ambienti lavorativi (nell’industria metallurgica, metalmeccanica e galvanica), quando viene assunto in dosi insostenibili per l’organismo. 

Per quanto riguarda l’allergia al nichel oggi facciamo chiarezza con il professor Minelli: non esiste un’intolleranza, ma solo la vera e propria problematica allergica. Essere allergici al nichel costringe i soggetti interessati a una battaglia quotidiana per evitare questo metallo che, anche in modeste quantità, è presente dappertutto. Il sospetto che si tratti di questo tipo di allergia arriva con la manifestazione di alcuni sintomi: principalmente la dermatite da contatto che si manifesta sulle mani quando tocchiamo parti metalliche di orologi e occhiali, accendini, cellulari, maniglie, forbici, stoviglie e pentole. La dermatite può interessare anche il lobo delle orecchie (in caso si porti l’orecchino). A questa problematica si possono associare disturbi sistemici come orticaria generalizzata, eczema diffuso, angioedema, prurito o eritema diffusi e disturbi digestivi: si parla di allergia sistemica al nichel solfato che va accertata con esami specifici (patch test). Un argomento a parte è quello degli allergici al nichel a tavola: per questi soggetti, come spiega l’immunologo Mauro Minelli, è necessaria una dieta personalizzata, stando attenti alla preparazione dei cibi e a evitare eventuali carenze nutrizionali. 

PROBLEMA NICHEL PER ALCUNE CATEGORIE DI LAVORATORI 

Un assorbimento eccessivo di nichel può essere pericoloso per la salute di un lavoratore? Sappiamo che il nichel è presente in dosi massicce nella coniatura e nell’incenerimento dei rifiuti solidi urbani, ma anche nell’industria metallurgica, metalmeccanica e galvanica, principalmente nella preparazione delle leghe metalliche. Questo tipo di materiale è adoperato anche nella coniatura e per produrre acciaio inossidabile, acciai legati, batterie ricaricabili, catalizzatori, prodotti di fonderia e placcatura. Al di fuori dei contesti lavorativi possiamo assumere dosi massicce di nichel durante l’incenerimento di rifiuti solidi urbani, il consumo di acqua potabile e di alcuni alimenti, tra cui fagioli e thè, oppure con il traffico su strada e il fumo di sigaretta.

“La IARC  (International Agency for Research on Cancer) individua per il Nichel alcuni possibili percorsi di cancerogenesi - soprattutto coinvolgenti le vie respiratorie - spiega il professor Mauri Minelli - Ma attenzione:  ammettendo che i rischi eventuali di tumore del polmone e delle alte vie respiratorie sono correlati esclusivamente a particolari ed intense e continuative esposizioni professionali (esposizioni durante l’ossidazione ad elevata temperatura di miscela di nichel e miscela di nichel-rame; esposizioni ai processi di affinazione elettrolitica, electrolytic refining; estrazione in processi idrometallurgici di sali di nichel da soluzione concentrata), questi sono i rischi non allergici connessi ad esposizioni massive di nichel.

In altri casi il Nichel può fare danno solo nel caso in cui sia documentata nei suoi confronti una sensibilizzazione allergica. Anche perché, per quantità presente nella crosta terrestre, il nichel è il 24°elemento. 

Pertanto, gli esseri umani sono costantemente esposti a questo metallo, anche se in misura variabile.

A causa dell’abbondanza di nichel in natura, generalmente non se ne descrivono stati carenziali. Inoltre, proprio in ragione della grande quantità di metallo presente nei cibi soprattutto vegetali, è di per sé difficile mantenere una dieta che sia davvero a scarso contenuto di nichel”. 

I RISCHI ALLERGICI 

“La patologia correlata al nichel non è mai una intolleranza, ma una vera e propria allergia - spiega l’immunologo salentino, Mauro Minelli - Quindi è scorretto parlare di soggetti ‘intolleranti al nichel’. Oltre alla classica Dermatite Allergica da Contatto (DAC), il nichel è anche in grado di generare una vera e propria sindrome a valenza sistemica, ufficialmente definita SNAS (Systemic Nickel Allergy Syndrome) e clinicamente inquadrabile, nelle tante sue espressioni sintomatologiche , solo grazie ad uno specifico test diagnostico (detto TEST DI PROVOCAZIONE ORALE) da effettuare in ambienti controllati”.

Ma quali sono gli alimenti che contengono nichel? In chiusura di quest’articolo vi proponiamo un elenco molto utile: 

Alimenti ad elevato contenuto di nichel secondo Forschung. 1984. p. 427-31: 

Aringhe

Asparagi

Avena

Birra

Cacao/Cioccolato

Cavoli

Ceci

Fagioli

Aringhe

Asparagi

Avena

Birra

Cacao/Cioccolato

Cavoli

Ceci

Fagioli

Aringhe

Asparagi

Avena

Birra

Cacao/Cioccolato

Cavoli

Ceci

Fagioli

Lenticchie

Mandorle

Nocciole

Pere

Soia

Spinaci

Pomodori

Cavolini di Bruxelles

Ciliegie

Cipolle

Lievito in polvere

Maiale

Margarina

Ostriche

Piselli

Pop  Corn

The

Uva passa. 

Alimenti a DISCRETO contenuto di nichel:

Albicocche 

Bietole

Broccoli

Carote

Lattuga. 

Questa è una piccola guida per i soggetti allergici e per i lavoratori esposti, ma per chi deve affrontare queste problematiche è inevitabile che lavori sul cambiamento dello stile di vita e su una dieta personalizzata che solo un esperto può strutturare, dopo una diagnosi precisa. 

Gaetano Gorgoni 

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