Salute Sette Le nuove tecniche per rifare glutei e seno, diffidare del low cost e degli improvvisati Intervista al dottor Matteo D’Ambrosio, un luminare della Chirurgia plastica. 30/05/2023 circa 5 minuti La chirurgia plastica, quando non si eccede, è un’opportunità per correggere e migliorare difetti ed imperfezioni fisiche ed estetiche, per rallentare la vecchiaia del corpo, aumentare autostima e sicurezza e per migliorarsi ed essere più attraenti. Oggi questi interventi sono alla portata di tutti, non più solo dei vip o dei ricchi come un tempo: sempre più persone decidono di ricorrere alla chirurgia plastica. Anche le giovanissime si affidano alle tecniche chirurgiche per rendere perfetti glutei e seno. Gli uomini puntano sugli addominali aspirando il grasso superfluo.A volte, rifarsi il seno è una necessità, perché danneggiato da gravidanza e allattamento o da una patologia. In questo campo la chirurgia ricostruttiva sta facendo progressi incredibili sul piano delle tecnologie innovative impiegate, sempre meno invasive, e dell’affidabilità delle protesi.Oggi ne parliamo con uno dei più importanti esperti italiani nella materia, Matteo D’Ambrosio, specialista in chirurgia plastica, estetica e ricostruttiva. In tantissimi dal Salento fanno più di mille chilometri per affidarsi alle sue mani esperte. Un chirurgo plastico, infatti, dev’essere in grado di gestire bene le complicanze, come vi spiegheremo in questa intervista. L’esperto, inoltre, deve saper comprendere e valutare il disagio interno del paziente. Dunque, attenti ai medici low cost, agli improvvisati e agli “stregoni” dell’estetica: un intervento chirurgico non è una passeggiata e si può stare tranquilli solo se ci si affida a mani esperte. Un bravo medico in questo campo deve anche essere in grado di stabilire qual è l’intervento migliore per il caso specifico (medicina personalizzata). Un chirurgo plastico che rispetti la deontologia deve saper dire di “no” alla richiesta di interventi inutili, soprattutto se sono controproducenti per una paziente per tutta una serie di motivazioni (inefficacia, età troppo giovane, problemi psichiatrici e altro). Quindi, questa figura medica svolge un fondamentale ruolo di consulenza che richiede autorevolezza, competenza, dignità, onestà ed esperienza. Dottore, la chirurgia estetica è sempre meno invasiva. Il gluteo si può rifare con delle punture di acido ialuronico: ci spiega quali sono le strade da percorrere per migliorare esteticamente questa parte del corpo?«Diciamo che l’acido Ialuronico è una nuova tendenza per quanto riguarda i glutei. C’è stata un’evoluzione della chirurgia, che prima non dava grandi risultati ed era piuttosto invasiva. Dobbiamo innanzitutto precisare che la protesi al gluteo non è come quella di una volta, perché oggi si usa una tasca differente. Quindi, l’intervento è meno invasivo e il risultato è più armonico. La protesi definitiva, dunque, dà risultati ottimali, duraturi ed è priva dei pericoli che c’erano un tempo. La chirurgia è sempre, in un certo modo, invasiva e basata su corpi estranei, oggi sempre più sicuri, che vengono inseriti nella zona interessata. L’altra tecnica, quella dell’acido Ialuronico, che sta andando benissimo, però è semi-permanente».Effetti a breve termine, dunque?«Ogni due o tre anni bisogna fare il richiamo. Esiste un particolare tipo di acido ialuronico adatto per i glutei e per il corpo. Sono delle fiale che vengono utilizzate per rimodellare i glutei e per dargli una bella forma. Però questa tecnica può essere applicata a seconda dei casi. Se ci troviamo di fronte a pazienti privi di glutei, in atrofia, c’è bisogno di tante fiale: in altri casi bastano poche fiale e si può fare tutto in ambulatorio. Se le fiale da aggiungere per rimodellare i glutei sono tante, allora serve l’anestesia, una sedazione e la sala operatoria». Quindi, per capire quale sia l’operazione migliore da fare, se puntare su una protesi definitiva oppure sull’acido ialuronico, quali sono i criteri a cui attenersi?«Bisogna analizzare il singolo caso». L’investimento economico per i due interventi è simile o diverso?«È simile, perché bisogna considerare che, anche se le fiale hanno un costo inferiore, un gluteo da rifare totalmente richiede l’utilizzo di tante fiale e questo determina un investimento simile a quello della protesi definitiva. È ovvio che tutto dipende da come si parte e da quello che si vuole ottenere. Bisogna ascoltare i consigli basati su una lunga esperienza». Possiamo parlare, quindi, di Chirurgia Plastica personalizzata: in molti casi la protesi definitiva è il rimedio migliore. Quali sono i materiali con cui vengono costruite queste protesi?«Sono sempre in silicone, che è un materiale inerte, ma hanno una forza maggiore rispetto al passato: sono protesi specifiche per i glutei con una consistenza differente, sono durature e affidabili. L’operazione consiste in un piccolo taglio che serve a inserire le protesi in una tasca particolare, tra il grande e il piccolo gluteo». Ci sono anche uomini che ricorrono a questo tipo di intervento? «Pochi, ma ci sono…». L’acido ialuronico può sostituire anche le protesi del seno?«No, è stato vietato anni fa. Una situazione che poteva ingenerare confusione. Ormai è un'operazione sicura ed efficace. Il silicone è un materiale assolutamente inerte con cui si fanno anche le valvole cardiache. Non c’è più alcun rischio». Le operazioni per inserire le protesi sono semplici? Si va a casa subito?«Sono semplici. Ma è vietato l’acido ialuronico Macrolane per le infiltrazioni al seno, a seguito di segnalazioni dei radiologi che rilevavano dalle immagini diagnostiche che, durante il riassorbimento, determinava neo-angiogenesi, ovvero la formazione di vasi sanguigni, interferendo a volte con il processo diagnostico». Quanto è importante il medico a cui ci si rivolge? Il professionista a cui ci si affida anche in questo campo fa la differenza, vero?«Assolutamente sì! Secondo me, ci sono in giro tantissimi improvvisati, senza una scuola dietro. Me ne accorgo per tutti i casi di complicanze che arrivano nel mio studio. Io raccomando sempre a tutti di affidarsi a qualcuno che abbia fatto almeno la specializzazione, che significa 5 anni in più di studio e applicazione in più in questo settore, oltre ai 6 anni classici richiesti per Medicina e Chirurgia. Se ci si specializza, si impara a gestire la complicanza e non solo a studiare bene tutte le tecniche di Chirurgia plastica ed estetica». Lei è un chirurgo di grande fama: molti salentini fanno un migliaio di chilometri per venirla a trovare.«È vero. Ho molti pazienti salentini». Se fanno mille chilometri, vorrà dire che l’affidabilità del professionista è un requisito fondamentale…«Dopo 30 anni di questa onorata attività, posso dire di aver maturato una grande esperienza».Ultimamente è di moda anche il rifacimento degli addominali, vero? «È un’operazione più complicata, che richiede una struttura idonea. Bisogna chiarire il fatto che l’addome può essere scolpito se c’è già una base muscolare. Alcuni pensano che ci siano delle protesi che possono fare i miracoli: in realtà si aspira il grasso e il laser fa il resto, ma per un risultato ottimale bisogna già avere una base. Questa è un'operazione più richiesta dagli uomini, ma può portare a delle forme armoniose se c’è già il muscolo: bisogna tenerlo bene a mente!».di Gaetano Gorgoni
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