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Effetti del lockdown sui più piccoli, lo studio del Gaslini: «Regressi e danni alla salute»

L’IRCCS Giannina Gaslini di Genova ha condotto uno studio guidato dal neurologo Lino Nobili, a capo del dipartimento di Neuropsichiatria infantile dell’istituto, in cui è emerso che 7 bambini su 10 hanno subito una regressione nella fase di chiusura dovuta alla pandemia

L’IRCCS Giannina Gaslini di Genova ha condotto uno studio guidato dal neurologo Lino Nobili, a capo del dipartimento di Neuropsichiatria infantile dell’istituto, in cui è emerso che 7 bambini su 10 hanno subito una regressione nella fase di chiusura dovuta alla pandemia. Salute fisica, emozionale e psichica ne hanno risentito. I genitori hanno spesso trasmesso lo stato d’ansia da covid ai loro figli. I risultati dell’indagine sullo stato psicologico di bambini e famiglie non sono per niente confortanti: i più piccoli hanno subito disturbi del sonno, attacchi d’ansia, hanno ricominciato a fare pipì a letto e si sono ritrovati in pericolose situazioni di stress insieme ai loro genitori. Questa situazione ha degli strascichi: al Gaslini si sono attrezzati con l’ambulatorio post-covid per il supporto alle famiglie. 

È il tempo di limitare i danni, ora che tutto è stato riaperto. C’è chi si è mosso in anticipo: “Sin dalle prime fasi della pandemia l’Istituto Giannina Gaslini ha attuato un programma di sostegno e di monitoraggio delle condizioni dei bambini e delle loro famiglie, con colloqui in presenza/distanza e con attività’ di sostegno e prossimità’, anche con l’obiettivo di individuare precocemente possibili situazioni di criticità in ambito psichico comportamentale – spiega il dottor Paolo Petralia, direttore generale del Gaslini – Aver messo in atto dei percorsi di supporto psicologico e neuropsichiatrico alle famiglie e ai bambini, come è stato fatto dal nostro Istituto, non solo ha fornito un aiuto nella fase acuta, ma ha consentito di attivare oggi un nuovo servizio che potrebbe ridurre i rischi di sintomatologie post-traumatiche perduranti nel tempo”

Grazie alla nascita di un ambulatorio che ha svolto funzioni di monitoraggio gli esperti del Gaslini hanno potuto svolgere uno studio che ha dato molte risposte e che permette oggi di puntare su interventi di recupero più efficace. È aumentata l’irritabilità, sono aumentate le paure, i capricci e lo stress nella fase di confinamento. Nei bambini e negli adolescenti si sono verificati disturbi del sonno, senso di mancanza d’aria, irritabilità, cambiamenti del tono dell’umore e sregolatezza negli orari (in tanti sono andati più tardi a letto e si sono verificati disordini anche sul piano alimentare). 

LO STUDIO DEL GASLINI SUI REGRESSI DEL LOCKDOWN

Gli studi su quello che è avvenuto durante l’incubo pandemico scatenato dal SARS-CoV-2 ci aiuterà ad affrontare meglio eventuali emergenze in futuro, ma anche a correre in fretta ai ripari. “L’indagine si è svolta attraverso la compilazione di un questionario online creato per monitorare la situazione, valutare le problematiche, estrarre dati per avere un’idea di quanto potranno essere pesanti le possibili ripercussioni dal punto di vista comportamentale e psicologico, per dare un aiuto adesso e per essere preparati in seguito - spiega il professore Lino Nobili,  direttore della Neuropsichiatra Infantile del Gaslini -

Il sondaggio è stato svolto a circa tre settimane di distanza dal ‘lockdown’, mediante piattaforma Google Form, in forma anonima. Il questionario ha riscosso subito interesse da parte della popolazione: in due settimane hanno aderito 6800 soggetti da tutta Italia, di cui 3251 hanno dichiarato figli (< 18aa) a carico, il questionario ha avuto una copertura nazionale con adesioni in tutte le regioni Italiane, con una maggior partecipazione da parte delle regioni del nord e alta Toscana.

Il 64.7% delle persone che hanno compilato il campione è di sesso femminile, con un età media che si colloca nella fascia dei 40-45 anni.

Dall’analisi dei dati relativi alle famiglie con figli minori di 18 anni a carico  (3251 questionari) emerge che nel 65% di bambini di età minore di 6 anni e nel 71% di quelli di età maggiore di 6 anni (fino a 18) sono insorte problematiche comportamentali e sintomi di regressione”. 


I DISTURBI PIÙ FREQUENTI E L’ANSIA TRASMESSA DAI GENITORI 

I bambini più piccoli hanno subito la regressione più evidente, senza più asilo, senza passeggiate all’aperto e con i genitori che erano vittime di paure ed emozioni negative. Per quel che riguarda i bambini al di sotto dei sei anni i disturbi più frequenti sono stati l’aumento dell’irritabilità, disturbi del sonno e disturbi d’ansia (inquietudine, ansia da separazione).

Nei bambini e adolescenti (età 6-18) i disturbi più frequenti riguardano la “componente somatica” (disturbi d’ansia e somatoformi come la sensazione di mancanza d’aria) e i disturbi del sonno (difficoltà di addormentamento, difficoltà di riveglio per iniziare le lezioni per via telematica a casa). In particolare, in questa popolazione si osserva una significativa alterazione del ritmo del sonno con tendenza al ”ritardo di fase” (adolescenti che vanno a letto molto più tardi e non riescono a svegliarsi al mattino), come in una sorta di “jet lag” domestico. In questa popolazione di più grandi è stata inoltre riscontrata una aumentata instabilità emotiva con irritabilità e cambiamenti del tono dell’umore.

“Il livello di gravità dei comportamenti disfunzionali dei bambini/ragazzi correla in maniera statisticamente significativa con il grado di malessere circostanziale dei genitori. All’aumentare di sintomi o comportamenti suggestivi di stress conseguenti alla condizione ‘Covid’ nei genitori (disturbi d’ansia, dell’umore, disturbi del sonno, consumo di farmaci ansiolitici e ipnotici), i dati mostrano un aumento dei disturbi comportamentali e della sfera emotiva nei bambini e negli adolescenti, indipendentemente dalla pregressa presenza di disturbi della sfera psichica nei genitori. D’altra parte i disturbi della sfera emozionale dei genitori conseguenti alla ‘condizione Covid’ risultano essere significativamente accentuati nel caso di pregresse problematiche di natura psichica.

Inoltre il malessere psichico dei genitori legato alla ‘condizione Covid’ è significativamente più frequente e intenso nella famiglie al cui interno sono presenti sia persone anziane che bambini.

In conclusione questi dati preliminari sottolineano come la situazione di confinamento abbia determinato una condizione di stress notevolmente diffusa con ripercussioni significative a livello non solo della salute fisica, ma anche di quella emozionale-psichica dei genitori e dei bambini” - conclude il professore Lino Nobili.

Gaetano Gorgoni 

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