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Il ruolo dell’architettura nelle città in divenire

È il tema della giornata organizzata dall’Ordine degli Architetti PPC di Lecce domani, dalle 9:30, nell’ambito della XVI edizione di Externa, Fiera nazionale degli Spazi Esterni, in Piazza Palio.

L’appuntamento si aprirà con i saluti istituzionali del Sindaco di Lecce Carlo Salvemini, del Presidente della Provincia di Lecce Stefano Minerva, del Presidente della Camera di Commercio di Lecce Mario Vadrucci, dell’Assessore regionale allo Sviluppo Economico Alessandro Delli Noci. Modera la giornalista Chiara Chiriatti.

Subito dopo, ad entrare nel vivo del tema, l’introduzione di Tommaso Marcucci, Presidente Ordine degli Architetti PPC Lecce, cui seguiranno gli interventi del geologo Gianluca Fallacara, su “Acque in città: conoscenza, aspetti normativi, tutela, utilizzo, e dell’architetto Nicola Parisi, Politecnico di Bari, su Nuove terre e nuove pietre. Fabbricazione digitale e cultura sostenibile del costruire.

Quindi, la sessione conclusiva su Sostenibilità, accessibilità, inclusione: i nuovi modelli dell’abitare” che vedrà l’Ordine degli Architetti Lecce dialogare con Stefano Boeri.

“Con questo appuntamento che rinnova e conferma la collaborazione con Externa”, dice Tommaso Marcucci, presidente Ordine degli Architetti PPC Lecce, “focalizziamo la discussione sulle trasformazioni in atto nelle città, determinate in prevalenza dagli interventi di demolizione, riqualificazione e rigenerazione, sostenuti dai programmi regionali, dalle risorse messe a disposizione dal Piano nazionale di ripresa e resilienza, da una auspicata rinnovata collaborazione pubblico-privato. Una dinamica di forte impatto, destinata a mutare in parte il volto di intere porzioni urbane, che mette obbligatoriamente l’architettura al centro del processo e che a nostro avviso convoca questioni tutte determinanti per la qualità della vita e dell’abitare e il benessere delle popolazioni, oltre che per gli obiettivi dell’Agenda 2030 in termini di sostenibilità, accessibilità, inclusione.

D’altra parte è sempre più evidente”, prosegue Marcucci, “come questa riflessione e questa dinamica non sia per nulla sganciata né distante, soprattutto nel Mezzogiorno, dalla contestuale discussione in atto nel nostro Paese sulla capacità e possibilità di tenere fede all’attuazione del Pnrr nei tempi stabiliti. Se pensiamo che la spesa di una parte consistente delle risorse indicate è compito delle amministrazioni pubbliche territoriali, è evidente come sia necessario e impellente immaginare vere e proprie reti di competenze per mettere a valore questa straordinaria occasione e permettere che possa divenire paradigma anche nella governance delle programmazioni future. Mettere a terra i progetti è una delle frasi di rito che in questi mesi si ripete freneticamente mentre sappiamo bene come dietro queste parole si muovano organici pubblici spesso insufficienti, procedimenti complessi e peraltro soggetti alle modifiche procedurali introdotte dal nuovo Codice appalti. Tutto questo ci porta a ritenere necessaria e urgente una fortissima sinergia tra tutti i soggetti coinvolti nelle azioni di trasformazione urbana e territoriale, anche in forza di una chiarezza sull’interpretazione delle norme che indichi con sufficiente nettezza responsabilità, funzioni e ruoli di ciascuno, perché l’occasione imperdibile che abbiamo a disposizione dia veramente gli esiti che tutti noi ci auguriamo''.


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