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Presentato ''Leggere Bene'': seminari, laboratori, testimonianze, reading ad alta voce

Al via il progetto vincitore del bando Ad Alta Voce del Cepell (Centro per il libro e la lettura) da oggi presso l'Archivio Carmelo Bene di Lecce.

E’ stato presentato in conferenza stampa il progetto sulla lettura ad alta voce “Leggere Bene”, vincitore del bando Ad Alta Voce del Cepell (Centro per il libro e la lettura) candidato dall’Accademia Mediterranea dell’Attore di Lecce in collaborazione con il Polo bibliomuseale di Lecce e il coinvolgimento del Patto per la lettura-Comune di Lecce, Fondo Verri, Compagnia Factory, Kurumuny edizioni, Liceo Scientifico Giulietta Banzi Bazoli, Liceo Scientifico De Giorgi, Istituto Comprensivo Stomeo Zimbalo e l’Istituto Comprensivo della Scuola Primaria e Secondaria di I° grado dei Comuni di Calimera, Caprarica e Martignano.

Sono intervenuti Chiara Coppola -Project manager del Centro per il libro e la lettura; Franco Ungaro - Direttore di AMA-Accademia Mediterranea dell'Attore di Lecce; Carlo Salvemini - Sindaco Città di Lecce; Brizia Minerva - responsabile Archivio Carmelo Bene; Roberto Latini - Attore; Piera Ligori - Dirigente Istituto Comprensivo Caprarica – Calimera - Martignano; Antonella Manca - Dirigente Liceo Banzi Bazoli di Lecce Maria Elisabetta Tundo - Dirigente Istituto Comprensivo Stomeo-Zimbalo di Lecce; Raffaele Capone - Dirigente Liceo De Giorgi di Lecce; Piero Rapanà - Attore Fondo Verri.

Brizia Minerva, responsabile Archivio Carmelo Bene, ha affermato: ''Leggere Bene è un progetto generativo sulla lettura e perfettamente in linea con l’idea che il patrimonio intellettuale di Carmelo Bene - e che l’Archivio custodisce - vada vissuto, ripensato e ricreato con nuove e continue esperienze. La lettura è una delle attività intellettuali di Carmelo Bene tra le più amate ed esplorate, come dimostra la sua fantasmatica biblioteca qui ricomposta, contenente i riferimenti intellettuali con i quali Bene aveva ingaggiato, proprio attraverso la lettura, un dialogo continuo al di là del tempo e dello spazio''.



Questa la dichiarazione di Franco Ungaro, direttore dell’Accademia Mediterranea dell’Attore: ''Da quando è nata, AMA è impegnata nella promozione della lettura ad alta voce attraverso i corsi per adulti e per adolescenti organizzati presso il Convitto Palmieri ma anche attraverso ‘L’ora del tè’ che programmiamo da cinque anni nel quartiere Stadio di Lecce. La lettura ad alta voce è una modalità che stimola le capacità espressive e creative dei lettori. La scelta di prendere come input il Pinocchio di Carmelo Bene vuol dire entrare in quel gioco felice e crudele nello stesso tempo delle tante possibilità significanti del testo e della vita''.

Il progetto nato con l’obiettivo di creare interesse per la lettura ad alta voce nei fondi librari come l’Archivio Carmelo Bene e nelle biblioteche scolastiche prevede laboratori, seminari, testimonianze e reading sulla lettura ad alta voce che coinvolgeranno l’intera comunità educante (studenti, genitori, docenti, educatori).

Si punta a migliorare innanzitutto le capacità espressive dei giovani, della comunità educante e della filiera culturale, esplorando significati e possibilità ludiche combinatorie e generative, a partire dalle parole di “Pinocchio”, la famosa opera amata da Carmelo Bene e ricreata per la radio, per il teatro e la televisione.

Il progetto interverrà sull’ Archivio Carmelo Bene del Polo Biblio - Museale di Lecce e le biblioteche scolastiche che rappresentano il Paese dei Balocchi, ovvero luoghi magici nei quali si diventa asini dalle orecchie lunghe collegate al cuore, animali sapienti rapiti dallo stupore dell’ascolto. Luoghi in cui, attraverso la lettura ad alta voce, si pratica un’arte combinatoria del senso, che intreccia letteratura, teatro, voce, testo e canto. Dal “Pinocchio” di Collodi e di Carmelo Bene si generano inevitabilmente piste creative di senso per le nuove generazioni.

Leggere Bene si articola su diverse proposte formative. Nello specifico, sono previsti tre seminari intensivi finalizzati alla trasmissione di tecniche vocali ed espressive vicine alla ‘voce cantata’ di Carmelo Bene ed all’intreccio tra parola scritta e parola letta ad alta voce. Alla guida ci saranno Roberto Latini (16-18 marzo), Maddalena Crippa (2-3 maggio) Silvia Pasello (19 e 20 maggio).

Il calendario comprende anche tre laboratori di lettura ad alta voce ed espressiva ispirati al “Pinocchio” che si terranno nelle scuole aderenti al progetto e saranno guidati dagli operatori teatrali Piero Rapanà, Lorenzo Paladini e Aurelia Cipollini.

Attraverso un approccio ludico e ricreativo gli studenti daranno vita ad una trama collettiva, orale e narrativa del Pinocchio, a partire dalla lettura del testo di Collodi e dei materiali di Carmelo Bene.

Il regista Tonio De Nitto rielaborerà il materiale prodotto, ricomponendo le incursioni di nuovi testi, le letture, le scritture istantanee attuate nel fondo-biblioteca, illuminando, trasformando e personalizzando la storia già scritta alla luce della permanenza di Pinocchio nel Paese dei Balocchi e dei molti frammenti di testimonianze e di testi evocati durante le attività.

Altri due laboratori , guidati dalle pedagoghe Lidia Letizia e Claudia Fabris, con la facilitazione

visuale di Fedele Congedo, articolati in due giornate (21 e 22 aprile) , saranno invece finalizzati all’esplorazione dei significati e delle possibilità combinatorie delle parole chiave di Pinocchio contenute nell’archivio Carmelo Bene.

Al termine del progetto è prevista la presentazione al pubblico di mise en espace delle letture espressive ad alta voce realizzate nell’ambito dei laboratori nelle scuole.

Il primo appuntamento è con il seminario di alta formazione su “Pinocchio” diretto dall’attore “Premio UBU” Roberto Latini che si terrà dal 16 al 18 marzo dalle ore 15 alle ore 18 presso l’Archivio Carmelo Bene, nel Convitto Palmieri di Lecce.

Il 16 marzo inoltre dalle ore 18 alle ore 21 in Piazzetta Carducci sarà possibile ascoltare le voci di Carmelo Bene e di Lydia Mancinelli nella versione radiofonica del Pinocchio-Storia di un burattino di Carmelo.

''In ogni capitolo del Pinocchio – ha commentato Roberto Latini - c’è un percorso di scrittura scenica potenziale già in atto, c’è la potenza di un atto che è già scrittura scenica. Sento essere fondamentale acconsentire al corteggiamento di ogni riflessione che si fa riflesso. Acconsentire al viceversa. Penso al Leo de Berardinis di “Novecento e Mille”, o al Pasolini di “Cosa sono le nuvole”. Come Pinocchio, figlio illegittimo, penso ai padri naturali. A quei Geppetto che hanno costruito il proprio burattino, la marionetta di se stessi, forse a propria immagine, forse a propria immaginazione, e lo hanno presentato al pubblico trasformando il Rito in Mito. Il Pinocchio di Collodi è un manuale dell’italianità. Ci contiene, addirittura. Forse ci prevede. Il seminario è pensato in un percorso teorico e pratico come se il Pinocchio ci immergesse in una realtà virtuale e toccasse a noi raccontare il racconto dall’interno. Giocheremo ai personaggi di Pinocchio, nell’analisi drammaturgica di alcuni passaggi selezionati''.


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