Economia e lavoro Società Lecce 

Lavoro e Partecipazione, oltre 5.000 firme raccolte dalla Cisl di Lecce

La soddisfazione del Segretario Generale Ada Chirizzi: ''Un risultato straordinario frutto della mobilitazione della nostra rete''.

Sono quasi 400mila, ben oltre le 50mila previste dalla normativa vigente, le firme raccolte sulla proposta di legge di iniziativa popolare dal titolo 'Lavoro e Partecipazione' che nei giorni scorsi il Segretario Generale Nazionale della Cisl, Luigi Sbarra, ha presentato al Parlamento Italiano.

Sono 5.200 le firme raccolte in Salento attraverso un lavoro capillare e partecipato che ha visto l'adesione attiva della Segreteria della Cisl di Lecce, delle federazioni provinciali di tutte le categorie di lavoratrici e lavoratori, dell’articolato mondo delle associazioni e dei servizi sindacali.

''Si tratta di un risultato straordinario - afferma Ada Chirizzi, Segretario Generale Cisl Lecce - che è frutto della mobilitazione di tutta la nostra rete fatta di dirigenti, attivisti, militanti che non si sono risparmiati nel promuovere un progetto di legge che ambisce a dare piena attuazione all'art. 46 della Costituzione. A loro vogliamo rivolgere il nostro sentito ringraziamento come, allo stesso modo, intendiamo esprimere la nostra gratitudine al Presidente e al Vicepresidente della Provincia di Lecce, ai vari Sindaci, Consiglieri Comunali, rappresentanti politici ed ex Senatori e Deputati che con la loro firma hanno voluto testimoniare in prima persona il pieno sostegno all'iniziativa''.

''Adesso ci attendiamo che l'iter parlamentare, con l'appoggio bipartisan di ogni schieramento politico, porti nel più breve tempo possibile all'approvazione di un provvedimento in grado di cambiare in meglio il volto del modello di sviluppo del nostro Paese. È giunta l’ora di attuare quel principio che vuole essere non solo un vettore dello sviluppo economico ma soprattutto un cardine della costruzione del progresso sociale, un traguardo necessario per il completamento della democrazia nel nostro Paese. È giunto il momento di passare dalle enunciazioni di principio alla pratica virtuosa e parlare di partecipazione gestionale, finanziaria, organizzativa e consultiva delle lavoratrici e dei lavoratori alla vita delle imprese''.

La proposta si articola in 22 articoli suddivisi in 9 titoli ed ha l’ambizione di cambiare profondamente il modello economico. Una rivoluzione tutta ‘dal basso’ - come ha sottolineato in queste settimane la Cisl - per uno sviluppo socialmente sostenibile, per favorire una svolta nell’economia del Paese, grazie a un diverso rapporto fra lavoratori e imprese pubbliche e private. Senza imporre nulla per legge, ma valorizzando gli accordi contrattuali, spaziando dalla semplice informazione ai dipendenti alla co-decisione sull’organizzazione del lavoro, dalla partecipazione agli utili a quella al capitale dell’azienda, fino all’ingresso dei rappresentanti dei lavoratori nei Consigli d’amministrazione o di Sorveglianza delle società. Capace - grazie anche a investimenti e incentivi fiscali per dipendenti e aziende - di far «avanzare insieme sviluppo economico e progresso sociale».

La proposta di legge di iniziativa popolare prevede come riferimenti normativi l’articolo 46 della Costituzione, la Carta Sociale Europea e tutto il quadro di regolazione comunitaria sul lavoro, sempre però avendo come base i contratti collettivi nazionali e aziendali.

Nella proposta di legge si citano almeno 40 esempi di gruppi grandi e medi - da Luxottica a Piaggio a Leroy Merlin per fare solo tre nomi - nei quali negli ultimi anni si sono consolidate esperienze le più diverse di partecipazione contrattata tra sindacati e imprenditori. Per la Cisl ora si tratta di estendere e generalizzare queste esperienze, di farle diventare la normalità delle relazioni sindacali, di spingere verso una partecipazione lavoratori-imprese sempre più efficace e caratterizzante, tale da rendere concreta una maggiore democrazia economica nel nostro Paese.

Aumento dei salari, più qualità e stabilità del lavoro, maggiore produttività e competitività, più sostenibilità sociale, zero delocalizzazioni, più salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, più investimenti, piena coesione sociale, rientro delle imprese dall’estero: sono questi alcuni degli effetti positivi che si potrebbero generare in un contesto sociale e politico come l’attuale, in cui forte è l’esigenza di innovare le relazioni sindacali e la contrattazione. Una proposta di legge di iniziativa popolare che vuole essere “promozionale” e non imperativa e che va scelta e declinata all’interno dei luoghi di lavoro.

Un risultato così importante nel Salento è stato possibile attraverso un'autentica mobilitazione che si è articolata in varie tappe. Incontri di sensibilizzazione con il mondo delle organizzazioni datoriali, assemblee nei luoghi di lavoro, conferenze stampa, iniziative nelle piazze salentine per spiegare ai cittadini la portata di un principio che i Padri Costituenti, con grande slancio valoriale, avevano inserito nella Carta Costituzionale nel già citato articolo 46: ‘‘Ai fini della elevazione economica e sociale del lavoro e in armonia con le esigenze della produzione, la Repubblica riconosce il diritto dei lavoratori a collaborare, nei modi e nei limiti stabiliti dalle leggi, alla gestione delle aziende’.

Per partecipazione al lavoro si intendono 4 declinazioni di questo importante principio:
– PARTECIPAZIONE GESTIONALE
La legge prevede la definizione di forme di cogestione nei consigli di sorveglianza e nei consigli di amministrazione. Sarà possibile integrare anche il CdA delle società a partecipazione pubblica con almeno un rappresentante dei lavoratori.
– PARTECIPAZIONE FINANZIARIA
In materia di distribuzione degli utili ai lavoratori la proposta di legge prevede numerose novità rispetto al quadro normativo vigente. Sono disciplinati, inoltre, l’accesso contrattuale dei dipendenti a piani di azionariato diffuso e la possibilità da parte degli azionisti-lavoratori di affidare i diritti di voto a specifici trust, per la gestione collettiva dei diritti derivanti dalla partecipazione finanziaria.
– PARTECIPAZIONE ORGANIZZATIVA
La legge prevede un meccanismo premiale per le imprese che coinvolgano i lavoratori in progetti innovativi e per i lavoratori che si impegnino a contribuire all’innovazione e all’efficientamento dei processi produttivi.
– PARTECIPAZIONE CONSULTIVA
La legge disciplina le diverse ipotesi in cui le rappresentanze sindacali unitarie o le rappresentanze sindacali aziendali hanno diritto ad essere consultate in via preventiva e obbligatoria. La procedura si estende anche agli istituti bancari e alle aziende che forniscono servizi pubblici essenziali.

LA SETTIMANA DELLA PARTECIPAZIONE
In preparazione del percorso che ha portato la Cisl nelle giornate del 13 e 14 ottobre scorso alla Festa della Partecipazione, una mobilitazione nazionale in tutte le città d’Italia, la Segreteria provinciale della Cisl di Lecce ha organizzato dal 18 al 23 settembre 2023 “La settimana della Partecipazione”, che si è articolata in cinque incontri nelle piazze di alcuni dei maggiori comuni del Salento, per illustrare ai cittadini i contenuti dell’iniziativa della Cisl al fine di massimizzare le adesioni alla proposta di Legge di iniziativa popolare sulla Partecipazione

''È ben noto che lo sviluppo presente e degli anni a venire - afferma il Segretario Generale della Cisl di Lecce, Ada Chirizzi - risiede nella valorizzazione del capitale umano, anche mediante percorsi formativi che connotino l’intera vita lavorativa e l’attivazione di processi di innovazione. Dopo aver attivato nel mese di luglio 2023 presso la Sala Conferenze di Palazzo Adorno in Provincia di Lecce un confronto con le parti datoriali territoriali e con le istituzioni, in ogni piazza salentina coinvolta ne ‘La Settimana della partecipazione’ abbiamo sintetizzato i cardini della proposta di legge di iniziativa popolare per condividere con la comunità salentina il portato di un principio che se finalmente applicato potrà essere leva per lo sviluppo locale e per l’innovazione delle reti produttive''.

''Nel 75° anniversario della promulgazione della Costituzione Italiana, alla quale lo scorso 1° Maggio è stata dedicata la Festa delle lavoratrici e dei lavoratori, la Cisl ha voluto proseguire il suo percorso teso alla valorizzazione della nostra Carta Costituzionale e alla sua piena attuazione, a partire dagli articoli 1, 3, 46 rispettivamente dedicati ai temi del lavoro, della uguaglianza dei cittadini, della partecipazione''.


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