Economia e lavoro Maglie 

Zona artigianale di Maglie, legittima la variante dell’amministrazione

Il Consiglio di Stato ha respinto il ricorso di un’azienda già sconfitta al Tar. Soddisfatti gli avvocati Portaluri e Ancora

È legittima la variante urbanistica della zona artigianale del Comune di Maglie. Arriva a una vicenda nata 6 anni fa con l’accoglimento, da parte del Consiglio di Stato del ricorso degli avvocati Pier Luigi Portaluri e Luciano Ancora già vittoriosi davanti al Tar. Secondo i giudici, l’area può quindi essere legittimamente utilizzata anche per scopi commerciali e direzionali (centri per logistica di deposito, magazzinaggio, trasporto e spedizione) come aveva stabilito l’amministrazione guidata da Antonio Fitto Ad opporsi era stata una società, il cui lotto era stato confermato, con la decisione dell’amministrazione magliese, ricadente della zona artigianale concepita come area destinata a servizi (spazi pubblici, attività collettive, verde pubblico e parcheggi).

La società proprietaria dell’area aveva in primo e secondo grado sostenuto l’illegittimità della variante in quanto perché in contrasto con le previsioni del piano regolatore. Il suo ricorso era stato tuttavia rigettato dal Tar, e adesso dal Consiglio di Stato con la sentenza delle scorse ore. I giudici di Palazzo Spada hanno ribadito la non necessità di una preventiva modificazione delle previsioni del piano regolatore, confermando invece la correttezza della posizione a suo tempo espressa dal Tar di Lecce. Per gli avvocati Ancora e Portaluri si chiude una contesa giurisdizionale che ha condizionato molto lo sviluppo di una città come Maglie, fra le più produttive dell’intero Salento: «Fa ben sperare che tutto questo avvenga in un periodo storico nel quale presto sarà davvero indispensabile avere strumenti urbanistici adeguati alle aspettative di crescita». Soddisfatto anche il sindaco di Maglie Ernesto Toma: «Ringrazio i nostri concittadini che così brillantemente hanno difeso una giusta iniziativa municipale tesa a consentire agli imprenditori, soprattutto in un momento così difficile, la possibilità di avviare nuove iniziative economiche».

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