Ripartono i lavori del cantiere della stazione di Lecce, dopo imprevisti e disagi

Dal 27 maggio del 2023 i leccesi attendono che nel cantiere della stazione ferroviaria finiscano i lavori, ma gli imprevisti hanno fatto saltare tutti i programmi.

La buona notizia la comunica il vicesindaco e assessore ai lavori Pubblici, Roberto Giordano Anguilla: ''Lunedì riprenderanno i lavori nel cantiere che dovrebbe durare circa due mesi. Bisogna spostare il bike sharing per posizionarlo nella parte centrale, davanti alla stazione. Verrà eliminato il chiosco chiuso (non quello dove è operativo il bar di fronte alla stazione). Poi verrà realizzata la pensilina nuova per i bus, lì dove c’era l’altra, ma questa sarà più grande. Ci saranno nuovi punti di illuminazione, così come concordato con il Comitato di sicurezza in Prefettura''.

L’area della stazione, infatti, come tutte le grandi città, è considerata una zona meno sicura, dove spesso si sono registrati episodi di criminalità e risse.

L’assessore della giunta Poli ha spiegato perché nel mese di agosto 2024 i lavori si sono fermati nuovamente: ''Alcuni imprevisti hanno costretto i responsabili a una ‘perizia di variante’. Lo slittamento è dovuto al rinvenimento di un vecchio impianto di riscaldamento delle Ferrovie dello Stato, in via Oronzo Quarta, insieme a dei cavidotti dell’Enel, eliminati perché non più a norma (sono stati rifatti e interrati secondo le nuove linee guida), e condotte idriche vetuste sostituite dall’Aqp (con gli inevitabili tempi di attesa)''.

Oltre ai lavori di competenza del Comune, bisogna mettere in conto quelli all’interno della stazione con i fondi del Ministero dei Trasporti: la stazione di Lecce diventerà più accessibile e finalmente verranno introdotti gli ascensori.

I parcheggi, invece, sono diminuiti, perché non si potrà più parcheggiare davanti alla stazione (ora c’è l’area pedonale): restano operativi i posteggi laterali a sinistra della stazione e, quando sarà pronta l’opera del ribaltamento, saranno disponibili centinaia di nuovi stalli.

G.G.