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La prima palestra digitale del Salento sarà intitolata a Monteroni al campione Cesare Tarantini

Dopo la delibera della Giunta comunale, la Prefettura ha approvato la proposta. La cerimonia di inaugurazione e intitolazione venerdì 30 maggio.

Sarà intitolato a un grande del ciclismo pugliese e nazionale, il monteronese Cesare Tarantini, il parco con la prima palestra digitale del Salento di Sport e Salute a Monteroni di Lecce. Dopo la delibera numero 24 della Giunta comunale presieduta dal sindaco Mariolina Pizzuto, del Comune di Monteroni del 23 febbraio scorso, la Prefettura ha approvato la proposta e ora il nome del grande Cesare Tarantini, Cesarino per gli amici, rimarrà scolpito per sempre nella memoria della comunità.

La cerimonia di intitolazione e anche di inaugurazione del parco avverrà venerdì mattina 30 maggio tra le 10:00 e le 11:30 in via Col di Tenda e via Oronzo Politi alla presenza del sindaco, Mariolina Pizzuto, dell’assessore allo Sport, Ramona Visconti del Coordinatore Regionale di Sport e Salute S.p.A. – Francesco Toscano. Sarà presente anche il testimonial sportivo Raffaele Colaci che ha conseguito straordinari successi nel mondo della pallavolo. Prevista la presenza del presidente onorario di Federciclismo, Salvatore Bianco.


Dice il sindaco, Mariolina Pizzuto: “Siamo felici e orgogliosi di intitolare quello che noi consideriamo un fiore all’occhiello della nostra cittadina, la prima palestra digitale del Salento, ad un grande come Cesare Tarantini, che ha fatto sognare e sperare tantissime generazioni di monteronesi, rendendo famoso il nome del nostro paese in tutto il mondo”.

“La sua tenacia, determinazione e amore per lo sport siano esempio per tutti i giovani”, dice l’assessore allo sport Ramona Visconti. “La sua storia è veramente straordinaria: nonostante le difficoltà della guerra e contro la volontà dei suoi genitori, lui, con i suoi risparmi, riuscì ad acquistare una bicicletta a vincere per ben tre volte il giro di Puglia”.

Biografo del grande Cesare Tarantini è stato Vincenzo Semeraro, padre del cardinale Marcello, che, con una pubblicazione stampata nel 1934 dall’Editrice Salentina, ne ha raccontato le gesta.

La palestra digitale che sarà inaugurata a Monteroni di Lecce (il taglio del nastro, previsto per l’8 aprile scorso  è stato rinviato per un imprevisto) è veramente un unicum in tutto il Salento: ci sarà un vero e proprio percorso della salute con attrezzi che potranno essere utilizzati gratuitamente da tutti in modo corretto grazie ad un tutorial che potrà essere scaricato con un qr code.


Collegata a tutte le palestre digitali d’Italia, risponde alle finalità conseguite da Sport e Salute, la SPA del Ministero dell’Economia, che insieme con ANCI, l’Associazione Nazionale Comuni Italiani, ha il compito di diffondere e incoraggiare un sano e corretto stile di vita nella popolazione attraverso la pratica dello sport.  

Ecco qualche notizia in più su Cesare Tarantini. Vissuto tra il 1914 e il 1985, egli apparteneva a una famiglia numerosa. Era infatti il quinto di dodici figli. Il duro lavoro nei campi scandiva la sua vita. Ma lui sapeva di avere un dono: la corsa in bicicletta, per cui aveva un talento naturale. A 13 anni vinse già le prime gare. Ma i suoi genitori erano contrari perché avevano bisogno che i figli lavorassero e portassero il pane in casa, come era consuetudine di allora. A 18 anni Cesare Tarantini riuscì ad acquistare la sua prima bicicletta da corsa, con i suoi risparmi e da quel momento iniziò a conseguire una serie di successi, confrontandosi con campioni della portata di Airoldi, Colangiuli, Morelli e Ciciriello e vincendo, per tre edizioni consecutive, il Giro di Puglia. Prima dello scoppio della seconda guerra mondiale partecipò anche a gare di livello nazionale, in competizione con i grandi campioni dell’epoca quali Binda, Coppi e Bartali di cui era amico.


A Monteroni, come scrive Vincenzo Semeraro, il suo nome era sulla bocca di tutti. Nacque in suo onore l’Unione Sportiva Monteroni i cui tifosi seguivano puntualmente le gesta sportive, anche nelle trasferte.

Da “grande” il campione avviò un’attività imprenditoriale di successo: un’agenzia di viaggi, la Viaggi Rudiae. Morì all’improvviso mentre era alla guida di uno dei suoi pullman.

Alla cerimonia di intitolazione ci saranno i suoi familiari e fan che ancora oggi lo ammirano e lo stimano per la forza, la tenacia e la capacità di andare controcorrente per far emergere il suo talento e realizzare il suo sogno: il ciclismo.


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