Ambiente Cronaca Porto Cesareo Ecocentro in località “Il Poggio”: legittima la scelta del Comune di Porto Cesareo Lo ha stabilito il Consiglio di Stato respingendo il ricorso di alcuni cittadini che contestavano la localizzazione dell’opera pubblica da parte dell’Amministrazione Comunale. 26/05/2025 circa 2 minuti E’ legittima la scelta del Comune di Porto Cesareo di realizzare l’ecocentro in località “Il Poggio”. Lo ha stabilito la Quarta Sezione del Consiglio di Stato (Pres. Vincenzo Neri, Relatore Silvia Martino) respingendo il ricorso di alcuni cittadini che contestavano la localizzazione dell’opera pubblica da parte dell’Amministrazione Comunale.La vicenda va avanti dal 2017, quando l’ARO aggiudicò la gara unica per l’affidamento per nove anni del servizio di raccolta rifiuti nei Comuni di Copertino, Lequile, Arnesano, Leverano, Veglie, Carmiano, Monteroni e Porto Cesareo.Il Capitolato speciale d’appalto prevedeva un Centro Comunale di Raccolta nel Comune di Porto Cesareo da realizzare ad opera dell’appaltatore su terreno di proprietà dell’Amministrazione. Il Comune individuò un suo terreno in località il Poggio. A seguito delle proteste di alcuni residenti, che contestavano all’amministrazione di aver previsto la realizzazione dell’opera in un’area a vocazione turistica, priva di idonea viabilità, il Comune pubblicò un avviso pubblico per verificare se vi fossero altre aree, anche private, più idonee alla localizzazione del Centro di raccolta. La procedura si concluse però con la conferma del sito in località Il Poggio. Da qui l’iniziativa giudiziaria da parte di alcuni residenti che hanno contestato la idoneità del sito sotto il profilo urbanistico, nonché la illogicità della scelta comunale di non prendere in considerazioni i siti alternativi proposti dai privati in esito all’avviso pubblico.Il Consiglio di Stato, accogliendo le tesi difensive degli Avv.ti Pietro Quinto e Luigi Quinto per il Comune di Porto Cesareo e dell’Avv. Matteo Sanapo per la società Ecotecnica, ha ritenuto i ricorsi infondati, riconoscendo la correttezza dell’operato dell’Amministrazione guidata dalla Sindaca Silvia Tarantino.In particolare, i giudici amministrativi hanno evidenziato che il Centro Comunale di Raccolta è qualificabile come “opera pubblica, che assolve ad una fondamentale funzione di servizio pubblico a valenza urbana e territoriale” e, pertanto, può essere localizzato in area tipizzata dallo strumento urbanistico come “area a servizi” senza necessità di variante urbanistica. Ed anche la scelta comunale di confermare la localizzazione in località Il Poggio rispetto ai siti proposti dai privati è stata ritenuta logica e ragionevole dal Consiglio di Stato. Ciò in quanto, alcuni dei siti alternativi proposti risultavano inidonei per la mancata indicazione del prezzo di vendita, o perché non rispettavano il prezzo massimo di € 25.000 fissato nell’avviso ovvero ancora perché non vi era la superficie minima di 2.700 mq. Altri presentavano maggiori criticità rispetto al sito individuato dal Comune.“Va soggiunto – ha evidenziato il Giudice d’appello – che nell’ambito della ricerca di un sito alternativo non poteva risultare indifferente o neutro il fatto che l’Amministrazione dovesse mettere a confronto un’area già di sua proprietà (quindi a costo zero) con altre soluzioni che avrebbero comunque comportato un esborso economico”.“Il Consiglio di Stato ha dato atto all’Amministrazione – ha commentato la Sindaca Silvia Tarantino – di essersi lealmente attivata per provare ad individuare un sito alternativo che fosse più efficiente e comportasse un minor sacrificio per il territorio. Ma, preso atto che l’opera pubblica deve comunque essere realizzata e che le proposte alternative, che l’amministrazione avrebbe dovuto acquistare spendendo denaro pubblico, presentavano maggiori criticità rispetto al sito di proprietà dell’Amministrazione, ha riconosciuto la piena correttezza della nostra scelta localizzativa”.
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