Ambiente Cronaca Calimera Carpignano Martano Melendugno Le Vie dei Boschi, nasce una rete ecologica Per valorizzare gli antichi tratturi, ripristinare la biodiversità e contrastare i cambiamenti climatici. Il 28 maggio la presentazione del progetto nella Sala consiliare di Melendugno, capofila, con i Comuni di Calimera, Carpignano e Martano ed i partner. 26/05/2025 circa 3 minuti Nasce una rete ecologica per tutelare l’ambiente, custodire e favorire la biodiversità, promuovere il territorio a partire dal territorio stesso e difenderlo dagli effetti negativi dei cambiamenti climatici, grazie ad una progettazione integrata e coordinata nel rispetto del Piano Paesaggistico Territoriale Regionale.E’ il progetto “Le Vie dei Boschi”, le antiche vie percorse dai carbonari, dagli allevatori e dai boscaioli dei Comuni di Melendugno, Calimera, Carpignano Salentino e Martano che ora si mettono insieme per partecipare ad un Bando regionale e puntare sulla riforestazione degli spazi urbani ed extra urbani all’insegna della biodiversità, con il ripristino di specie autoctone. L’obiettivo è duplice: contrastare gli impatti negativi del cambiamento climatico e utilizzare le stesse Vie dei Boschi per offrire un modello di turismo sostenibile grazie alla mobilità lenta. Le vie infatti sono candidate a divenire piste ciclo-pedonali che collegheranno i quattro paesi.Il progetto sarà presentato ai cittadini mercoledì 28 maggio alle 17:00 nella sala consiliare del Comune di Melendugno. Saranno presenti i sindaci di Melendugno, Maurizio Cisternino, Martano, Fabio Tarantino, Calimera, Gianluca Tommasi e di Carpignano Salentino, Mario Bruno Caputo con i tecnici impegnati nella realizzazione del progetto e il rup, Roberto Bruno.Tutto nasce da un protocollo d’intesa sottoscritto già nel 2023 dai quattro Comuni con la Cooperativa sociale Naturalia, presieduta da Antonio Durante e le associazioni “Fare Progetto Terra” presieduta da Walter Stomeo, Radici Urbane, presieduta da Cesare Di Mitri e l’Associazione micologica Bresadola, rappresentata dal socio Samuele Tommasi.“Crediamo molto nella necessità di fare rete, seguendo il modello della progettazione europea che spinge i territori ad aggregarsi e abbiamo subito colto i vantaggi per la nostra comunità derivanti da questo articolato progetto, che ora invieremo alla Regione Puglia per chiedere che ci venga finanziato”, spiega Maurizio Cisternino, sindaco del Comune di Melendugno, che sarà Comune capofila. “L’obiettivo è di ricreare la biodiversità di un’agroforesta extraurbana valorizzando gli antichi sentieri percorsi da nostri antenati, custodire le memorie della civiltà contadina e promuovere un modello di sviluppo sostenibile a beneficio dei nostri concittadini e dei tanti turisti che ogni anno vengono a visitare il nostro territorio. La realizzazione del progetto renderà sempre più attrattiva tutta l’area, che è particolarmente vocata non solo al turismo balneare, ma anche al turismo lento e sostenibile. In programma c’è anche la realizzazione di un marchio comune che connoti l’intera area anche sotto il profilo naturalistico, una carta che ci giocheremo, naturalmente, nei mercati turistici nazionali e internazionali per arricchire la nostra offerta. Ne deriveranno dei benefici per tutte le attività legate al turismo, come la ricettività, la ristorazione, il servizio di guide turistiche e accompagnamento dei gruppi e lo sviluppo di una serie di servizi specializzati, puntando sempre di più sulla destagionalizzazione”.Spiega la referente del progetto, la consigliera comunale con delega all’Ambiente, Patrizia Gerardi: “Cresce sia da parte dei turisti, che da parte dei nostri concittadini, il bisogno di sviluppare un nuovo modello di mobilità lenta, per recuperare il contatto con la Natura e la scoperta della nostra Storia. Questo progetto è un investimento per il presente, ma anche per il futuro a vantaggio delle generazioni future. Per questo il nostro Comune è stato sin da subito tra i principali promotori. E’ stato firmato un accordo che ha come finalità quella di redigere e attuare progetti in maniera coordinata tra le diverse realtà aderenti che costituiranno il riferimento programmatico delle amministrazioni firmatarie, le quali hanno scelto il Comune di Melendugno come Comune capofila e unico referente della Regione Puglia”.Sotto la direzione del Museo Naturale del Salento, responsabile del progetto per la parte scientifica, saranno piantate specie rigorosamente autoctone: querce, carrubo, corbezzolo, macchia mediterranea in generale, ma anche alberi da frutto che un tempo costellavano la campagna salentina: fico, pero selvatico, susino, giuggiolo, melograno, mandorlo, sorbo, azzeruolo… I sentieri non saranno snaturati, ma ripristinati così come erano alle loro origini. Sarà ripiantumata anche una particolare specie di quercia che ora rischia di scomparire sotto l’attacco di una sconosciuta infezione che l’ha colpita.In cantiere c’è ovviamente anche la realizzazione di una mappa dei sentieri, uniforme e dettagliata, che sarà consultabile attraverso carte escursionistiche e sul web.Le Vie dei Boschi, all’ombra di querce, corbezzoli, melograni… diventano così un progetto geniale e originale che guarda lontano, affondando le radici della storia più autentica del Salento.
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