Cronaca 

Autovelox: per i Giudici, gli apparecchi non risultano amologati

Con gli annullamenti arrivano anche pesanti condanne alle spese.

Appare ormai pressoché unanime e costante l’orientamento dei Giudici in ordine all’annullamento dei verbali elevati per eccesso di velocità, tramite apparecchiature elettroniche solo approvate e non anche omologate. Tant’è che con gli annullamenti fioccano anche le pesanti condanne alle spese del giudizio inflitte ai Comuni.

Sono state, infatti, pubblicate in questi giorni scorsi numerose pronunce con cui i Giudici di Pace di Lecce hanno annullato i verbali elevati per eccesso di velocità sulla SS 16 dal Comune di Cavallino, sulla SS 101 dal Comune di Galatina e sulla SS 613, dal Comune di Trepuzzi.

In particolare, i Giudici, Cerfeda, Specchia e Carluccio (solo per citarne alcuni), accogliendo le tesi difensive del legale dei ricorrenti, l’Avv. Alfredo Matranga, hanno rilevato come, nel caso specie, risulta evidente “la mancata omologazione da parte del MISE dell'apparecchiatura elettronica utilizzata per effettuare l'accertamento, che invece risulta aver ottenuto solo l'approvazione da parte del MIT mediante determine dirigenziali”.

Pertanto, hanno concluso i Giudici, citando a tal proposito anche recentissima giurisprudenza della Cassazione, rilevando che “non essendo stata l'apparecchiatura utilizzata debitamente omologata, ma solo approvata, i suoi risultati non possono essere utilizzati ai fini della contestazione delle violazioni di cui all'art. 142 del Codice della Strada”.

Per l’Avvocato Matranga, “si tratta di pronunce di notevole importanza per gli automobilisti salentini, soprattutto in considerazione del vano tentativo di fine gennaio 2025, col quale il Ministero dell’Interno, tramite un parere dell’Avvocatura Generale dello Stato, ha esortato i Prefetti a respingere i ricorsi, avallando la tesi della sostanziale eguaglianza fra i procedimenti di approvazione ed omologazione, contravvenendo così ai principi enucleati dalla Cassazione”.


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