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“Adotta una boa”: il progetto ecosostenibile nel segno del riutilizzo e della tradizione

Con il progetto “Adotta una boa” l’artigiana sampietrana Emiliana Pede torna a decorare le strade del centro storico di Castro con materiali di riciclo

Con il progetto “Adotta una boa” l’artigiana sampietrana Emiliana Pede torna a decorare le strade del centro storico di Castro con materiali di riciclo.

Dopo le meduse colorate dello scorso anno, da sabato17 luglio fino al 17 settembre prossimo, le stradine della “perla del Salento”, saranno addobbate con gavitelli colorati rivestiti con la tecnica dell’uncinetto, un’arte antica tornata in voga e di cui la Pede ne ha anche fatto un mestiere. Con l’uncinetto crea accessori, riveste oggetti, regala nuova vita a materiali in disuso come i nastri delle vecchie videocassette, realizza opere che raccontano storie del passato e invitano al riutilizzo di materiali e oggetti.

Ed è proprio con questo spirito che è nato il progetto ecosostenibile “Adotta una boa”: si tratta, infatti, di boe da ormeggio recuperate sulle coste brindisine e leccesi durante l’inverno, spesso di difficile smaltimento che sarebbero finite in discarica o a marcire nella sabbia. Con tutte le conseguenze ambientali del caso.

I gavitelli staccatisi dalle imbarcazioni e arenatisi sui litorali sono stati trasformati in oggetti di decorazione simbolo del riutilizzo, da mettere in mostra nelle case, nei giardini, a bordo di piscine, in bar, ristoranti o B&B.

Ne sono state recuperate e rivestite 25, sono alte un metro e 30 cm e hanno una larghezza di 50 cm, sono state legate a supporti trovati sul posto: pali, ringhiere, panchine, con corde o fascette e raccontano come oggetti destinati alle discariche possono avere una nuova vita trasformandosi in pezzi di arredamento specie nelle città marine.

Il progetto “Adotta una boa” è rivolto anche agli operatori economici del territorio o agli stessi cittadini: i manufatti colorati potranno essere acquistati a un prezzo simbolico. L’evento è patrocinato dal Comune di Castro ma è anche rivolto a tutti i paesi che del mare ne hanno fatto una risorsa economica.

 Ph Roberta Risolo

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