Cronaca Economia e lavoro Casarano 

Domanda Naspi cancellata dall'Inps di Casarano per errore del sistema: inserita la data 20/15/1225

L’impiegato Inps di Casarano non ammette l’errore del sistema e fa perdere un mese e mezzo di disoccupazione ad una lavoratrice licenziata. L’indignazione di Femca Cisl Lecce.

La Segreteria Provinciale Femca Cisl di Lecce, a nome del Segretario Generale Sergio Calò, ha espresso profondo disappunto per quanto accaduto ad una propria lavoratrice che si è vista cancellata dall’Inps di Casarano la propria domanda di Naspi per un semplice errore materiale del sistema che si sarebbe potuto risolvere attraverso un semplice controllo. Ciò avrebbe evitato il rischio concreto per la donna, già provata dal licenziamento di cui è stata vittima, di perdere un mese di disoccupazione di cui si beneficia quando si presenta e viene accolta la Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego.

È stato sufficiente che nella compilazione della domanda presentata il 27/07/2023, per un mero errore del sistema, fosse attestato che la cessazione dell’attività era datata al 20/15/1225 che i solerti operatori dell’Inps di Casarano - senza preoccuparsi nemmeno per un istante di contattare la lavoratrice o chi materialmente aveva effettuato la richiesta - la bocciassero nel giro di pochi secondi, la cancellassero e invitassero la donna a presentarne un’altra. Già, presentarne un'altra, come se il tempo trascorso dal 27 luglio scorso alla data della nuova richiesta passasse in cavalleria.

A chi importa che la lavoratrice perderà un mese e mezzo di disoccupazione? Come si fa a non rendersi conto che la data di cessazione dell’attività del 20/15/1225 è un semplice errore che può essere risolto? Esiste sul calendario del solerte impiegato dell’Inps di Casarano il quindicesimo mese? E sempre quel solerte impiegato, che è li per risolvere i problemi del lavoratore e non per crearne di nuovi, frequenta regolarmente persone che hanno cessato il proprio lavoro nell’anno 1225 o giù di lì?

Sarebbe bastato un semplice colpo di telefono per avvisare la signora o gli operatori del suo Caf e tutto si sarebbe risolto. La lavoratrice avrebbe corretto la domanda e avrebbe potuto godere di quell’indennità che le consente di andare a fare la spesa, comprare i libri di scuola ai figli, vivere insomma.

Niente di tutto ciò. Si vede l’errore e si cancella la domanda con un click del computer. Avanti un altro, avanti il prossimo, tanto cosa importa della vita delle persone?

''Sono basito – afferma Sergio Calò, Segretario Generale di Femca Cisl Lecce - dinanzi a questa mancanza di sensibilità da parte dell’Inps di Casarano. Le lavoratrici e i lavoratori perdono il posto di lavoro, presentano una semplice domanda per la Naspi che consentirà loro di vivere e di godere di un semplice diritto... e se per errore del sistema si verifica un semplice cortocircuito, invece di risolverlo, si aggrava ancora di più la situazione. La lavoratrice presenterà una nuova domanda, ma chi pagherà la sua indennità da fine luglio ad oggi?''.


Potrebbeinteressarti