Cronaca Cultura Novoli 

"Devozione, fuoco e tradizione": presentata la Focara 2019. Ma si pensa anche ai debiti

È stata presentata in conferenza stampa la nuova edizione de La Focara di Novoli: il commissario della Fondazione Venneri ha fatto il punto della situazione. “Devozione, fuoco e tradiz...

È stata presentata in conferenza stampa la nuova edizione de La Focara di Novoli: il commissario della Fondazione Venneri ha fatto il punto della situazione. “Devozione, fuoco e tradizione” sono le parole chiave dell’edizione 2019 della Focara di Novoli, presentata quest’oggi nel Teatro Comunale, in piazza Regina Margherita. Alla conferenza, sono intervenuti Paola Mauro (Commissario Straordinario nel Comune di Novoli), Loredana Capone (Assessore Regionale Industria turistica e culturale, Gestione e valorizzazione dei beni culturali), Luigi Manca (Consigliere Regionale), Giuseppe Venneri (Commissario Straordinario Fondazione Fòcara di Novoli), Giuseppe Taurino (Presidente Unione dei Comuni del Nord Salento e Presidente GAL Valle della Cupa), Cosimo Valzano (Presidente Consorzio GAL Valle della Cupa), don Luigi Lezzi e Padre Luca Fracasso (rispettivamente parroco della Parr. Sant’Antonio Abate e predicatore del novenario che ha avuto inizio il 7 gennaio) e Fernando D’Agostino (Presidente Comitato Festa Sant’Antonio Abate e Presidente Pro Loco Novoli). Venneri ha spiegato come si stia procedendo alla valutazione dei crediti e dei debiti vantati dalla e verso la Fondazione: “A brevissimo – ha affermato - definiremo questa situazione con tutti i soci (Regione, Comune e Provincia). Dopodiché procederemo a soddisfare le attese dei fornitori che reclamano quanto loro dovuto”. Don Luigi Lezzi, al suo quinto anno di esperienza da parroco della Parrocchia Sant’Antonio Abate, ha ribadito l’impegno pastorale finalizzato esclusivamente all’unità ed alla comunione, mentre Padre Luca Fracasso, superiore della Comunità dei Padri Passionisti di Novoli, ha presentato il tema della sua predicazione incentrata sull’Esortazione Apostolica del Santo Padre, Francesco, “Gaudete et Exultate”. Taurino ha richiamato alla memoria il suo impegno, negli anni passati, a far sì che l’evento diventasse punto di riferimento per tutti i comuni del Nord Salento, mentre Cosimo Valzano ha colto l’occasione per sottolineare alcuni momenti che resteranno impressi nella storia di Novoli e, più in particolare, della Festa di Sant’Antonio Abate. Il consigliere regionale Luigi Manca si è detto contento di poter intervenire, anche per sollecitare uno stop alle polemiche sulla realizzazione della festa. Fernando D’Agostino ha sottolineato l’unità d’intenti registratasi fin da subito col commissario straordinario. L’assessore regionale Capone ha ringraziato quanti si sono impegnati, quest’anno, per fare in modo che la festa tornasse alla sua essenzialità, nel cuore dei novolesi: “Noi volevamo che non solo Novoli ma anche i Comuni intorno, sentissero che la tradizione persiste a tutto, anzitutto perché i novolesi ci credono. Così come ci crede – e ci ha creduto sin dall’inizio – la Regione Puglia la quale ha sempre pensato che i riti del fuoco siano davvero un grande fenomeno culturale, oltre che religioso”. Circa le precedenti gestioni della Fondazione ha riferito: “In questi anni non sono mancate le sollecitazioni della Regione a che si programmassero gli eventi nel miglior modo possibile ed a tempo debito. Evidentemente, però, i risultati non sono stati quelli che noi ci aspettavamo. I soci della Fondazione, ciascuno per propria parte, hanno l’obbligo di versare le quote di pertinenza. Ma spetta alla Fondazione l’onere della redazione e presentazione dei progetti, dipende dalla Fondazione la proposta di un programma culturale che aderisca ai vari bandi. Mio malgrado, devo affermare che mentre le altre Fondazioni che vedono partecipare la Regione in qualità di socia – sono ben sette – hanno redatto e presentato un programma, a Luglio del 2017, purtroppo non è pervenuto quello della Fondazione Fòcara”. Sul futuro della Fondazione, l’Assessore Capone è stata chiara: “Dipenderà dalla nuova amministrazione comunale la scelta di aderire a questo modello o ripensare ad un nuovo soggetto deputato a pensare ed organizzare la festa del 2020, consentendo a questo rito straordinario di continuare a puntare sulla parte culturale e turistica a beneficio di quanto già si fa a Novoli. A noi – ha concluso – che a Novoli abbiamo investito sul teatro, sulla piazza, sui monumenti (la Regione è stata presentissima in questa città) non può che far piacere sapere che l’impegno resta costante, a patto che siano rispettate le regole da parte di chi gestisce”. Paola Mauro infine non ha fatto mistero delle sue tribolazioni affinché le aspettative non fossero disattese: “Novoli si identifica nella Fòcara perché Novoli è una comunità semplice – ha affermato -, una comunità che ha visto la prospettiva di un evento che avrebbe potuto costituire punto di forza per l’intero territorio. Perciò la Fòcara non è solo elemento identitario, culturale, devozionale ma è anche ‘luogo’ di promozione. In questa ottica l’appuntamento con la festa non poteva essere negato a questo paese. Abbiamo creduto tutti che si dovesse farla, ovviamente non in dispregio delle ragioni dei creditori. Quindi, nell’assicurare il sostegno alla festa, il Comune non negherà gli impegni che lo legano alla Fondazione. Uno sforzo immane, soprattutto quello organizzativo, tutt’ora in corso d’opera perché, quest’anno, privato delle tante risorse fino all’anno scorso impegnate in questo progetto”.  

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