Cronaca Lecce 

Tubercolosi bovina, rischio contagio in un allevamento leccese: abbattuti tre capi

La scoperta durante i controlli del Servizio Veterinario Asl che ha avviato il protocollo per scongiurare contagi: la Tbc bovina è trasnmissibile anche all'uomo.   Rischio contagio d...

La scoperta durante i controlli del Servizio Veterinario Asl che ha avviato il protocollo per scongiurare contagi: la Tbc bovina è trasnmissibile anche all'uomo.   Rischio contagio da tubercolosi bovina in un allevamento leccese. La scoperta è stata effettuata dal Servizio Veterinario della Asl durante alcune operazioni di bonifica sanitaria il 6 e il 9 novembre scorsi in un'azienda zootecnica che sorge alla periferia Nord di Lecce. In tutto tre i capi bovini risultati positivi alla prova tubercolinica per i quali è previsto l'abbattimento immediato. Secondo quanto riportato dal ministero della Salute “la tubercolosi bovina è una patologia con effetti socio-economici e di salute pubblica di notevole rilevanza, essendo una malattia trasmissibile anche all’uomo [...] La malattia si diffonde nel bestiame attraverso inalazione di areosol da tosse o da starnuto di animali infetti o da particelle infette di polvere. La diffusione tuttavia potrebbe anche avvenire indirettamente da pascoli o acque contaminate.[...] Mycobacterium bovis è in grado di provocare nell'uomo forme di malattia che risultano non distinguibili per gravità, lesioni e decorso rispetto alla forma causata da Mycobacterium tubercolosis. Mycobacterium bovis risulta estremamente virulento sia per l'animale che per l'uomo, mentre la varietà tubercolosis lo è spiccatamente per la specie umana ma ha patogenicità molto ridotta per quella bovina. La fonte principale di contagio per l'uomo da Mycobacterium bovis è rappresentata dal contatto con animali infetti e dall'ingestione di prodotti provenienti da animali infetti, in particolare prodotti derivati da latte non pastorizzato. E’ una malattia a decorso cronico il cui quadro clinico è in relazione alla localizzazione, alla natura e all'entità delle lesioni nei vari organi e tessuti colpiti. Oltre ad una situazione depauperante generalizzata, l'animale essendo colpito dall'infezione prevalentemente a livello polmonare, manifesta tosse inizialmente secca e rara quindi più frequente e produttiva. Successivamente, il processo si cronicizza con polmonite cronica e liquazione delle parti lese e cavitazione”. Il titolare dell'azienda è tenuto inoltre a rispettare alcuni protocolli di prevenzione per scongiurare l'epidemia, tra cui il “divieto di utilizzare il latte per l'alimentazione umana” e il “divieto di qualsiasi movimentazione dei bovini verso o dall'allevamento”. Tali limitazioni termineranno quando il Servizio Veterinario della ASL vetrificherà, con gli opportuni controlli, che il focolaio di tubercolosi si sia estinto. Altre prove tubercoliniche saranno effettuate nelle prossime settimane.

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