Salute Sette Lecce 

Sonnambulismo, attenzione all’“igiene del sonno”

Sfatare la credenza popolare: “Svegliare un sonnambulo non fa male”. Chi ha un sonno disturbato scalcia e costringe la moglie a dormire altrove, c’è chi parla, “chi gri...

Sfatare la credenza popolare: “Svegliare un sonnambulo non fa male”. Chi ha un sonno disturbato scalcia e costringe la moglie a dormire altrove, c’è chi parla, “chi grida e chi lotta”, parafrasando Rino Gaetano, tutto mentre si dorme. In questi casi parliamo di parasonnia. Ma ci sono casi ancora più gravi: c’è chi si alza dal letto o compie azioni come se fosse sveglio. Uno dei problemi più seri è il sonnambulismo: un disturbo del sonno caratterizzato da attività motorie semplici o complesse, che il DSM-5 classifica come parasonnia non-REM. Il sonnambulo compie azioni quotidiane, come se fosse sveglio, ma nei casi gravi può anche mettere in pericolo la sua vita. Il sonnambulismo rientra nella parasonnia: che riguarda una serie di disturbi eterogenei. “In questo caso sono manifestazioni complesse che possono portare a conseguenze gravi- spiega il dottor Giorgio Trianni, direttore Neurologia Vito Fazzi - Se uno scalcia durante il sonno può essere che siano i primi sintomi che si sta ammalando di Parkinson. Un mio paziente nel sonno è morto a causa di una caduta dal letto”. Insomma, la parasonnia in soggetti anziani può essere molto pericolosa. Nello specifico, invece, il problema del sonnambulismo, se non cela malattie più gravi, può essere risolto attraverso una serie di terapie. Si tratta di un disturbo più frequente tra bambini e adolescenti (tra i 7 e i 14 anni).  Cause Cosa si nasconde dietro al disturbo del sonnambulo? Bisogna vagliare aspetti neurotici, psicotici o nevrotici (isterismo). Il sonnambulismo si verifica nelle prime ore del sonno: raramente si protrae oltre i 5 minuti. Il disturbo, secondo alcuni studiosi, ha solo cause genetiche: chi ha un sonnambulo in famiglia potrebbe ereditare questo problema. Alcuni scienziati hanno individuato la causa dell’alterazione genetica che porta al sonnambulismo nel cromosoma 20, ma il gene responsabile non è stato ancora identificato. In stato di incoscienza si può uscire dal letto, camminare, uscire di casa o affacciarsi alla finestra. Ci sono diversi studi e diversi pareri sulle cause di questo disturbo: la comunità scientifica è divisa al riguardo. La corteccia cerebrale del sonnambulo è in uno stato di “ipereccitabilità”, che impedisce il sonno profondo e mantiene attivi i meccanismi di veglia e di sonno. Nel caso dei bambini la spiegazione a questo disturbo è quasi sempre di natura psicologica: non si elaborano bene tensioni tipiche di quest’età.  Fa male svegliare un sonnambulo? “Svegliare un sonnambulo che può procurarsi inconsciamente dei danni non fa male. Sappiamo che chi ha questo disturbo potrebbe anche mettere in pericolo la propria vita esponendosi da una finestra in un momento in cui non è capace di intendere e volere”. È vero che l’interruzione improvvisa può dare luogo a uno shock che destabilizza e disorienta per un po’, ma tutto può essere tenuto facilmente sotto controllo.  Disturbo del sonno in età evolutiva e igiene del sonno  Molto spesso i bambini soffrono di disturbi del sonno dell’età evolutiva. Nessun problema: spesso sono definiti positivi, però bisogna fare molta attenzione all’igiene del sonno. Per igiene del sonno intendiamo l’atteggiamento dell’evitare stress, cercare pensieri positivi, eliminando le “emozioni negative”, cercare di arrivare alla fase del sonno rilassati, attraverso rituali che possono essere tisane, bagni caldi, ambiente accogliente e comodo, lettura e altre attività rilassanti. È necessario tenere sempre a distanza le fonti di allerta prima di andare a dormire: pc e cellulari. Per evitare problemi fisici sono necessarie terapie sedative, quando il medico lo ritenga opportuno. Le terapie psicologiche possono aiutare a sconfiggere l’ansia e l’agitazione.  Gaetano Gorgoni  

Potrebbeinteressarti