Sanità Galatina 

Offese contro i caposala: polemiche sul direttore sanitario dell'ospedale di Galatina

Avrebbe apostrofato 15 caposala con parole dure e offensive: torna nell’occhio del ciclone il direttore sanitario dell’ospedale Santa Caterina Novella di Galatina, Giuseppe De Maria, gi&ag...

Avrebbe apostrofato 15 caposala con parole dure e offensive: torna nell’occhio del ciclone il direttore sanitario dell’ospedale Santa Caterina Novella di Galatina, Giuseppe De Maria, già sospeso dall’incarico (e poi reintegrato) dopo che aveva emesso una circolare in cui invitava i medici a non fare uso di cocaina in ospedale. “In questa stanza si sono seduti esponenti della Sacra Corona Unita che mi hanno rivolto lagnanze sul vostro operato, e se lo hanno detto loro...”. Questa la frase, attribuita al direttore sanitario dell'ospedale Santa Caterina Novella di Galatina, Giuseppe De Maria, che ha fatto finire il medico di nuovo al centro delle polemiche. La “denuncia” è contenuta in un documento-esposto inviato alla direzione generale della Asl di Lecce a firma dei 15 capisala dell’ospedale, i quali riferiscono di un incontro con il direttore sanitario nel corso del quale sarebbero state pronunciate parole offensive. I capisala riferiscono di una riunione dei Coordinatori delle Divisioni e dei Servizi convocata dallo stesso ds, avente come argomento lo smaltimento dei rifiuti speciali, durante la quale De Maria usando termini e modi offensivi, avrebbe rivolto accuse screditando l'attività del personale. Queste alcune frasi riportate nel documento: “Siete degli incapaci”, “mi vendicherò, vi colpirò con azioni disciplinari”, “siete succubi del personale tutto, perché avete paura e non avete gli 'attributi’ per coordinare”, e ancora “non prenderò in considerazione le valutazioni dei primari, vi valuterò zero perché non valete nulla”, minacce rincarate poi dall'affermazione sull'incontro da lui avuto in ospedale con personaggi vicini alla Sacra Corona Unita, che si sarebbero lamentati dell'operato del personale. La denuncia del personale caposala è stata accompagnata da due lettere a firma di Cgil, Cisl e Uil. De Maria, ha fatto sapere all’Ansa che si tratta di accuse false: “Non è vero nulla, non ho mai avuto incontri con personaggi malavitosi e tantomeno raccolto le loro lagnanze. Il discorso sulla mafia - è stato fatto, è vero, ma si parlava dell'evoluzione del senso civico, della percezione del servizio di assistenza ospedaliera che si ha dall'esterno. E come riferimento ho preso il caso della Sicilia, una regione di cui si è sempre parlato soprattutto per questioni di mafia e che invece adesso se uno va e si ricovera in ospedale viene trattato come se stesse in un albergo, e quindi avevo chiesto che anche da noi la gente si aspetta la stessa cosa». Il precedente. Il nome di De Maria aveva già suscitato l'attenzione dei media nel dicembre 2010 quando, sempre nella sua veste di direttore sanitario dell'ospedale di Galatina, diffuse una circolare in cui invitava il personale medico a non fare uso di cocaina nel nosocomio. In quell’occasione De Maria venne sospeso dall'incarico dall'allora direttore generale della Asl di Lecce, Guido Scoditti, per poi essere reintegrato per meriti professionali, nonostante abbia perso la causa con la Asl sia in primo che in secondo grado.  Nella serata di ieri, dopo un incontro con i 15 caposala, sulla questione è intervenuto anche il direttore generale della Asl di Lecce, Valdo Mellone: "Al momento - ha detto - non c'è alcun procedimento disciplinare né nei confronti del direttore medico né dei coordinatori. Sono molto più ottimista di quanto lo fossi prima della riunione: è stato un incontro molto positivo da dove sono emerse le qualità delle parti in causa, tra gli elementi migliori dell'azienda". 

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