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Accattonaggio con animali, i sequestri affidati ai vigili non piacciono all'assessore Guido

Divergenze in maggioranza sulla proposta: frenata in Commissione per la modifica al regolamento promossa dal consigliere Luca Russo.

Incaricare la Polizia Locale di sequestrare i cani che vengono utilizzati attivamente in attività di accattonaggio può essere pericoloso, secondo l’assessore alla Tutela degli animali, Andrea Guido, che in mattinata, durante la commissione congiunta Statuto e ambiente, ha frenato l’iter della proposta messa in campo dal consigliere di maggioranza Luca Russo per punire pesantemente e sequestrare gli animali a chi li sfrutta per l’accattonaggio.

La modifica al regolamento è stata proposta per arginare alcuni episodi di maltrattamento ai danni degli animali denunciati dai cittadini, soprattutto in via Trinchese.

Ha fatto discutere l’ultima vicenda che ha portato all’intervento dei veterinari dell’Asl, senza però che venissero riscontrati maltrattamenti sui cuccioli. Russo vorrebbe lasciare la discrezionalità all’ufficiale giudiziario di procedere al sequestro dell’animale “sfruttato attivamente” per l’accattonaggio: “La Polizia comunale è un organismo preposto a questo tipo di azioni”, ha insistito il promotore della modifica.

Ma Guido ha chiarito che esiste già un regolamento regionale, valido per tutta la Puglia, affiancato da un regolamento comunale, “che vieta l’accattonaggio utilizzando anche animali di affezione”. Nel 2012 fu l’assessore Guido, che allora aveva la delega al randagismo, a varare un regolamento contro lo sfruttamento degli animali, ma mise un limite all’età dei cuccioli per il sequestro. “Un cane entro i 3 mesi di età può essere dato in adozione subito, altrimenti diventa complicato - ha puntualizzato - Rischiamo di far “marcire”, altrimenti, un amico a quattro zampe in uno dei tanti canili che abbiamo. Questo provvedimento fu preso in seguito a tutta una serie di riunioni fatte con l’Asl”.

Nonostante la responsabile dell’associazione O.r.a.a. onlus chieda che i maltrattamenti e lo sfruttamento degli animali vengano sempre puniti con il sequestro, per il Comune diventerebbe troppo oneroso.
Lecce già investe circa 500mila euro per i cani rinchiusi nei canili: se il numero dovesse crescere, diventerebbe troppo oneroso per la collettività. Guido ha chiarito che togliere un animale senza il parere dell’Asl e delle verifiche da parte dei veterinari non è possibile, “è come togliere un figlio ai genitori”: “Non si può lasciare tutto alla discrezionalità di un agente”.

Gaetano Gorgoni


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