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Al Museo Castromediano la presentazione di ''Puglia. La terra delle querci''

Appuntamento venerdì 23 febbraio alle ore 17:00 nell'Auditorium con il volume di Antonio Sigismondi (Adda Editore, 2023).

Venerdì 23 febbraio, alle ore 17:00, presso l’Auditorium del Museo Castromediano di Lecce, si terrà la presentazione del volume: ''Puglia. La terra delle querci'' di Antonio Sigismondi (Adda Editore, 2023).

Il volume è promosso dal Consiglio Regionale della Puglia nell’ambito del progetto “Leggi la Puglia” promosso dalla Fondazione per la gestione dell’Orto Botanico Universitario, col patrocinio del Consiglio Regionale della Puglia, del Comune di Lecce, del Polo biblio-museale di Lecce, dell’Università del Salento, dell’Ordine dei Dottori Agronomi e Forestali e del WWF Salento.


Programma:
Indirizzi di saluto: Loredana Capone, Carlo Salvemini, Gigi De Luca, Fabio Pollice, Fabio Lazzari, Vittorio De Vitis.
Presenta il volume l’autore, Tonio Sigismondi.
A seguire tavola rotonda: Il futuro dei boschi in Puglia: partecipano Cristian Casili, Piero Medagli, Tonio Sigismondi.
Introduce e modera: Fabio Ippolito

Il volume tratta in maniera didattica e accessibile a tutti dei boschi pugliesi, del rapporto ancestrale che ci lega ad essi, della loro storia, della passata funzione economica, delle nuove funzioni, dei loro problemi di sopravvivenza, del loro valore e della loro conservazione, in una fase storica in cui sono a forte rischio.

Gli echi di quella che era la “terra delle querci”, definizione utilizzata dal botanico Enrico Carano all’inizio del secolo scorso, ci avvolgono ancora: siamo la regione con la più bassa superficie forestale; eppure, abbiamo una delle maggiori diversità forestali. Sono presenti: ben 15 habitat comunitari mediterranei di foreste su 27 presenti in tutta Italia, (il 56%); 91 specie di taxa arborei sui 245 presenti nell’ecoregione mediterranea, (il 37%), un valore elevatissimo se rapportato alla superficie boschiva della Puglia, che rappresenta appena l’1,2% della superficie territoriale.


Alcuni problemi che vivono i nostri boschi:
- sono pochi, piccoli, isolati;
- incendi, edilizia, agricoltura, produzione di biomasse li minacciano;
- producono un reddito residuale;
- vivono di finanziamenti pubblici che portano a progetti spot, non sempre opportuni;
- necessitano di nuove forme di gestione e di nuove professionalità;
- necessitano di una strategia complessiva di aumento delle superfici e miglioramento delle biocenosi;
- alcune specie e formazioni sono a forte rischio estinzione.


Con l’avvento della modernità abbiamo in parte dimenticato le querce e i vasti boschi pugliesi, ma di essi non possiamo fare a meno. Con questo libro si vorrebbe ricostruire il filo che ci unisce ai nostri boschi, farli tornare centrali nelle nostre vite in quanto essenziali per le nuove funzioni che oggi gli chiediamo di svolgere, espressione di bellezza, conservazione della biodiversità e del paesaggio, difesa idrogeologica, mitigazione dei cambiamenti climatici, produzioni sostenibili, educazione ambientale e tanto altro.


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