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Tutti pazzi per il "ritocchino". Nuove frontiere della chirurgia estetica: l'intervista al chirurgo amato dai vip

Le nuove frontiere della chirurgia: un mondo di plastica, dove il finto sembra naturale e la perfezione è sempre più vicina. E’ l’idolo delle star: Giacomo Urtis, il chiru...

Le nuove frontiere della chirurgia: un mondo di plastica, dove il finto sembra naturale e la perfezione è sempre più vicina. E’ l’idolo delle star: Giacomo Urtis, il chirurgo estetico più famoso d’Italia, che vanta una recente partecipazione all’Isola dei Famosi, è un punto di riferimento per tutti i vip che amano il “ritocchino”, ma anche per tutti quelli che puntano alla perfezione estetica e all’eterna giovinezza. Con lui abbiamo parlato delle nuove frontiere della chirurgia estetica, compresi gli interventi nelle “zone intime”.  Una seconda giovinezza, dove il seno risale dal piano terra dov’era arrivato e le rughe svaniscono. Lo sguardo diventa più profondo, il taglio più lungo, più sexy. La controindicazione è l’eccessiva omologazione, ma in molti sono disposti a soprassedere. Crescono i fruitori della chirurgia estetica e il 40 per cento sono uomini. Le labbra sottili diventano carnose e attirano gli sguardi. Donne e uomini in là con l’età corrono dal chirurgo estetico per riagguantare la bellezza che si sta dissolvendo. Ma ci sono anche bellissime donne e tanti giovani che curano le loro piccole imperfezioni e cercano di raggiungere il punto più alto del piacere estetico. La prima misura di seno diventa terza o quarta. Il lato B si erge statuario sfidando ogni legge fisica. E’ il “miracolo” della chirurgia estetica. Un tempo si usava molto di più la parola plastica: adesso tutto sembra più “natural”. Si va dal chirurgo estetico per tanti motivi. La chirurgia fa diventare di nuovo vergini, ma può anche limitarsi a restringere o modellare esteticamente l’organo genitale femminile. Lo fanno in tante, ma non ve lo dicono. C’è chi si rifà anche il pene: fino a dimensioni da pornodivi. La chirurgia estetica non ha più limiti. Non ci sono più tabù. Gli uomini possono diventare donne e le donne uomini: è sempre più difficile capire se determinate qualità fisiche siano opera di madre natura o del chirurgo. Poi, c’è chi è più moderato e si rivolge ai professionisti dell’estetica per un semplice ritocchino: una piccola puntura. Il botulino, che fa diventare il tuo viso fresco, disteso, rilassato, senza rughe e “zampe di gallina”. La durata del trattamento varia dai 10-20 minuti circa, a seconda dell’estensione delle zone da trattare: dopo 5-6 mesi l’obiettivo è raggiunto. Certo, c’è sempre chi esagera con gli interventi sul viso fino a diventare una maschera. Esagerare può avere effetti devastanti sul piano estetico.  GLI INTERVENTI PIU’ FREQUENTI Cominciamo col dire che la chirurgia estetica ha fatto dei passi da gigante: oggi si interviene su tutto il corpo con rischi sempre minori. Si parte dalla medicina estetica, che con il botulino può risolvere i problemi delle rughe e del viso. La tossina botulinica può essere utilizzata anche per bloccare l’eccessiva sudorazione. Poi c’è il lifting senza bisturi, ottenuto grazie alla tecnica dei fili di tensione, che sollevano e rigenerano il viso. Per le altre parti del corpo, compresi i glutei, ci sono altre tecniche di medicina estetica, che possono dare molti vantaggi senza il ricorso al bisturi. La chirurgia estetica, invece, cambia il seno e il corpo con le protesi, oppure può modellare un naso ingombrante e farlo diventare perfetto (in questo caso il ricovero può durare dalle 24 alle 72 ore). Cosa non si fa per tendere alla perfezione o per risolvere un antico complesso. Oggi la chirurgia permette di fare miracoli: elimina l’addome flaccido e il grasso.  L’INTERVISTA A GIACOMO URTIS, IL CHIRURGO ESTETICO PIU’ FAMOSO D’ITALIA, CHE INTERVIENE SU 10 MILA PAZIENTI OGNI ANNO La chirurgia plastica ha raggiunto nuove frontiere. Oggi è possibile migliorarsi sembrando “natural”? “La chirurgia plastica può essere di quelle artefatte o naturali: dipende da quello che ti chiede il paziente. C’è chi chiede l’effetto Pamela Anderson e chi invece quello naturalizzato. Alcune persone credono che la chirurgia plastica dia sempre l’effetto artefatto, invece non sanno che si possono fare interventi efficacissimi che danno un risultato come se fosse una caratteristica naturale”.  Il chirurgo plastico, complici i media e una famosa serie televisiva, è diventato una specie di eroe, un modello di riferimento nella nostra società, che permette di trasformare in bello ciò che è antiestetico. Si ritrova in questa descrizione?  “Il mestiere del chirurgo plastico e del chirurgo estetico è cambiato tanto: ci sono dei chirurghi americani con milioni di seguaci, che sono delle autentiche star. I loro profili sono caratterizzati dai lavori che fanno. Sono ammirati per la loro bravura, perché hanno grande talento”.  È vero che chi svolge il suo lavoro deve essere anche un po’ psicologo e deve accompagnare il paziente verso scelte non eccessive o dannose? “Il nostro lavoro è al 50 per cento psicologia, tant’è che ci sono delle catene americane che hanno affiancato alla chirurgia plastica la branca di psichiatria. Questo funziona, perché molte volte il paziente ha delle problematiche: non riesce ad accettarsi per problemi psicologici o per frustrazioni dovute al proprio rapporto di coppia. Ad esempio, capita ad alcune donne di rifarsi eccessivamente per piacere al marito che le sta abbandonando, fino a deformarsi. Quindi, c’è chi si rifà completamente per ripartire con una nuova vita. Poi, c’è chi ha disturbi bipolari, oppure c’è chi non riesce a vedersi bello allo specchio pur essendolo, perché è vittima di un’alterazione della realtà”.  Spesso si vedono degli eccessi, delle “maschere” troppo pesanti, troppo plastificate. È sempre colpa dei clienti o dei medici che assecondano troppo?  “Come ho detto prima, dipende dalle richieste del cliente: molti pazienti credono nella ‘bellezza rifatta’. Alcune hanno come modello le bambolone plastificate: Barbie umane e web star che vengono seguite anche dalla gente comune. Ma ci sono tanti altri che richiedono effetti più naturali rifuggendo da una realtà plastificata”.  Lei è un’arma contro la vecchiaia. Cosa consiglia contro le rughe, i segni del tempo sul viso e il grasso che si accumula sul giro vita?  “Io consiglio di passare dal medico estetico due volte l’anno per fare iniezioni di vitamine, botox e filler, che servono per mantenere la pelle giovane. Poi, ci sono una marea di trattamenti, tipo fili, per distendere la pelle e tonificarla, ma c’è anche la terapia biofotonica, che ringiovanisce la pelle, peeling e altri trattamenti importanti. Poi, nei casi di cedimento del collo, braccia e altro bisogna intervenire chirurgicamente. Spesso si interviene per rifare alcuni tratti somatici: mento sfuggente, naso, orecchie e glutei”.  L’intervento per rifarsi il seno o i glutei è sempre sicuro? “Rifarsi il seno è uno degli interventi più sicuri: nel nostro centro facciamo circa dieci tipi di seno, sei marche di protesi e circa quattro qualità di protesi, che vanno dal silicone al poliuretano, alle protesi saline. Di protesi ce ne sono svariate forme: tonde, a goccia, anatomiche (più naturali): il posizionamento della protesi, che può essere sotto muscolo, in parte sotto muscolo e sotto ghiandola o solo sotto ghiandola, dipende dalla bravura del chirurgo. La protesi al gluteo, invece, è un intervento molto delicato, che bisogna sapere fare. Noi della ‘DrUrtis Clinic’ siamo i numeri uno in Italia: ne facciamo tantissimi. Quello che facciamo è riempirlo con l’acido ialuronico modellandolo con una cannula: questo è il trattamento più richiesto. Ma si possono aggiungere i fili, il silicone, il grasso per rimodellare il gluteo: dipende sempre dalle richieste delle pazienti”.  È alta la percentuale degli uomini che si rivolgono al chirurgo plastico?  “I clienti maschi che si rivolgono al chirurgo estetico sono arrivati al 40 per cento, quindi una richiesta altissima da parte degli uomini: si rifanno spesso le addominali e il naso. Inoltre, gli uomini ricorrono spesso alla liposuzione per rimodellare le maniglie dell’amore, la pancia e altro. Noi facciamo l’“Alipo 4-D”: è un’esclusiva in Italia, dove modelliamo il corpo come ho fatto io. Si disegnano addominali, cosce e sedere: grandi risultati senza diete estenuanti”. È vero che cresce il numero degli uomini che si rifanno persino il pene? “Le richieste più strane che mi hanno fatto sono quelle degli interventi combinati in una sola seduta. Gli uomini mi chiedono spesso l’allungamento del pene, le donne l’estetica vaginale, che prima era un tabù, ma oggi tutti ne parlano. Le pazienti si rifanno le grandi labbra, rimodellano la vagina, se la fanno fare più piccola e più stretta. Utilizziamo dei fili e altro e addirittura facciamo ritornare alla verginità mettendo un punto di sutura tra le pareti vaginali. Nell’uomo ci sono i filler di grasso per aumentare le dimensioni del pene. Poi, si ricorre spesso anche alla chirurgia facciale per un viso più attraente. Esiste una chirurgia transessuale per femminilizzare il viso dei trans rimodellando le ossa prontali, pre-obitali e mascellari”. Gaetano Gorgoni

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