Cronaca Otranto 

Twiga, ipotesi abusivismo: scatta il sequestro del cantiere

La Procura vuole verificare la legittimità dei lavori in base alla norma sugli accessi al mare da area agricola. I carabinieri avrebbero accertato interventi di sbancamento e spianamento del ...

La Procura vuole verificare la legittimità dei lavori in base alla norma sugli accessi al mare da area agricola. I carabinieri avrebbero accertato interventi di sbancamento e spianamento del terreno. Scatta il sequestro probatorio per il cantiere del Twiga ad Otranto, dove sono in corso i lavori per la realizzazione della struttura. I sigilli sono stati apposti questa mattina dai carabinieri di Lecce, in collaborazione con personale della polizia provinciale, su disposizione della Procura, che sta indagando sui permessi a costruire rilasciati dal Comune di Otranto, compreso quello alla società che sta realizzando la struttura concessionaria del marchio di Briatore. L'ipotesi di reato contenuta nel fascicolo del pm Antonio Negro è abusivismo edilizio: la norma che regola l'accesso al mare in quel tratto di costa tipizzato come “area agricola” nel piano regolatore comunale non consentirebbe di realizzare opere come quelle previste dal progetto e già iniziate da alcune settimane. Il personale intervenuto, su disposizione dello stesso pm, ha provveduto, contestualmente al sequestro, a consegnare l’informazione di garanzia all’imprenditore che sta realizzando l’opera, Raffaele De Santis, e all’ingegnere progettista responsabile dei lavori, Pierpaolo Cariddi, in relazione alle violazioni in materia di “abusi edilizi in zona soggetta a vincolo paesaggistico e abusiva occupazione del demanio marittimo”, apponendo i sigilli alla citata area. L’attività investigativa svolta sinora avrebbe consentito di accertare consistenti interventi di sbancamento e spianamento del terreno, lavori edili e modifiche allo stato dei luoghi in chiara violazione della normativa e in difformità con le opere per le quali il comune di Otranto ha rilasciato la relativa autorizzazione. Comunicato società Cerra: “Sospeso momentaneamente legame col marchio"  “Il presidente del Consiglio di Amministrazione di Cerra S.r.l., Dott. Raffaele De Santis, a nome dei soci della stessa società proprietaria del terreno sul quale dovrebbe sorgere Twiga Otranto e titolare della relativa attività, a seguito del provvedimento disposto in data odierna dall’Autorità giudiziaria competente, al fine di evitare ulteriori mistificazioni della realtà, chiarisce che prima di iniziare i lavori la società ha seguito un complesso iter burocratico-amministrativo all’esito del quale ha legittimamente ottenuto una concessione edilizia corredata da ben 11 pareri favorevoli da parte di tutte le pubbliche amministrazioni coinvolte nel procedimento amministrativo”.  Cerra S.r.l. chiarisce, inoltre, che il provvedimento odierno è un sequestro probatorio dell’area interessata dal progetto TwigaOtranto volto a consentire una valutazione tecnico giuridica e, pertanto, disposto anche nell’interesse degli imprenditori che stanno investendo per la realizzazione di questo progetto nel rispetto di quanto espressamente previsto dalla concessione edilizia.  Cerra S.r.l. e Billionaire Lifestyle S.a.r.l., proprietaria del marchio Twiga, hanno deciso di sospendere sino a quando la situazione non sarà chiarita a livello giuridico, l’unico legame che legava le due società: il contratto di Licenza del marchio Twiga. “Questo – spiegano - al fine di tutelare il buon nome Twiga e quello del suo fondatore, il signor Flavio Briatore, che sono del tutto estranei agli accertamenti in corso. Si ribadisce ancora come il signor Briatore non sia socio di CerraS.r.l. e non abbia alcun legame con le sue attività, al di là di aver stretto un accordo di licenza del marchio Twiga tramite Billionaire Lifestyle S.a.r.l. che permetteva di denominare il locale stesso Twiga”. Cerra S.r.l., inoltre, sospende, sino all’esito della valutazione tecnico giuridica in corso, i sessanta pre-contratti di lavoro stipulati con il personale selezionato, nonché le attività delle aziende e dei fornitori coinvolti nella realizzazione del progetto. “Con massima fiducia nella magistratura inquirente e spirito di collaborazione – precisano i soci -, Cerra S.r.l. auspica che le dovute verifiche tecnico giuridiche siano espletate in tempi brevi, così da consentire l’avvio dell’attività prevista evitando ulteriori danni economici e di immagine per la società e per gli imprenditori interessati, i cui valori fondamentali sono il rispetto della legge, la tutela del paesaggio e lo sviluppo sostenibile del territorio”.   Anche Pierpaolo Cariddi, progettista della struttura, si limita a dichiarare: “Ho piena fiducia nel lavoro e nella saggezza della magistratura, e in particolare, della Procura di Lecce”.

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