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Sciopero degli addetti alla Grande distribuzione: sabato spesa a rischio

Lo stato di agitazione indetto da Filcams Cgil, Fisascat Cisl e UilTucs Uil dopo lo stop delle trattative per il rinnovo del contratto scaduto da 28 mesi. Dopo 28 mesi  i lavoratori della gran...

Lo stato di agitazione indetto da Filcams Cgil, Fisascat Cisl e UilTucs Uil dopo lo stop delle trattative per il rinnovo del contratto scaduto da 28 mesi. Dopo 28 mesi  i lavoratori della grande distribuzione sono ancora senza contratto  e sabato prossimo incorceranno le braccia. Al tavolo delle trattative Federdistribuzione ha posto sul tavolo dei trattativa condizioni che per i sindacati sono inaccettabili ovvero il peggioramento del sistema di inquadramento utilizzando la leva del jobs act, la possibilità per le aziende di derogare a tutte le norme del futuro contratto anche senza un accordo, gli aumenti salariali posticipati e minori rispetto a quanto previsto dal livello di inquadramento applicato ai dipendenti delle altre aziende commerciali. Da qui, lo stop delle trattative e la dichiarazione dello stato di agitazione del personale aderente alle sigle sindacali coinvolte. “E’ emersa – sostengono in una nota congiuta Filcams, Fisascat e UIltucs – inoltre la volontà della controparte di modificare in peggio le norme contrattuali sul mercato del lavoro, orario, bilateralità, in particolare colpendo l’assistenza e la previdenza integrativa. Tutto questo ha portato all’interruzione del negoziato e alla proclamazione da parte di Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil di uno sciopero nazionale per l’intera giornata previsto per sabato 28 maggio”. Fonte: BariSette. 

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