Cronaca Maglie 

Impianto di trasformazione dell’amianto a Cortidroso, preoccupazione da parte dei grillini magliesi

Il meetup Maglie 5 Stelle ha scritto una lettera all’attenzione delle istituzioni affinché si eviti l’insediamento. No all’impianto di trasformazione dei manufatti di cemen...

Il meetup Maglie 5 Stelle ha scritto una lettera all’attenzione delle istituzioni affinché si eviti l’insediamento. No all’impianto di trasformazione dei manufatti di cemento amianto. La dettagliata relazione è stata messa a punto dagli aderenti al meetup Maglie 5 Stelle che hanno provveduto a spedirla a vari enti, tra cui la Provincia di Lecce, la Regione Puglia, l’Arpa Puglia, la Asl, il Difensore civico e i comuni del circondario. “Le incertezze circa la reale portata operativa della struttura -scrivono i grillini nelle conclusioni- la sua allocazione in un territorio a vocazione prevalentemente agricola e la vicinanza al centro abitato di Maglie e di altri centri pongono seri dubbi circa la compatibilità ambientale dell’impianto e destano preoccupazioni in merito alle potenziali disastrose ricadute sull’ambiente e sulla salute dei cittadini (non solo) magliesi. La scelta del nostro territorio quale sito di sperimentazione di una tecnologia e di una procedura di trasformazione dei manufatti contenti amianto (che non si riscontra in nessuna altra parte del territorio nazionale) rappresenta l’ennesima ingiustizia nei confronti di una delle parti più belle d’Italia che da anni ormai vive sotto la continua e concreta minaccia di devastanti deturpazioni del suo territorio”. I grillini sottolineano come l’operazione vada avanti senza diffondere le informazioni sui pericoli derivanti dall’insediamento: “Quest’ultimo, ma non secondario aspetto, manifesta tutta la sua gravità tenuto conto che non sono solo la correttezza e la buona amministrazione ad imporre l’obbligo informativo delle popolazioni interessate ma lo sono anche le Risoluzioni e gli atti dei maggiori organi dell’Unione Europea. Per questi motivi, il Meetup Maglie 5 Stelle chiede che nessuna autorizzazione sia concessa a questo impianto per la sua altissima pericolosità, per il rischio sanitario, e per il grave impatto ambientale, indipendentemente dai quantitativi di materiale trattato giornalmente, sia che lo si voglia collocare in feudo di Melpignano, che in altro territorio salentino”.

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