Sanità Lecce Mcs, all'appello di Giusi risponde l'assessore Gentile: "Situazione drammatica, solleciteremo il ministero" Dopo l'appello disperato di Giusi Marazia, 56enne leccese affetta da MCS, l'assessore alla Sanità della Regione Puglia Elena Gentile rinnova il suo impegno: "Solleciteremo il Ministero del... 06/03/2014 a cura della redazione circa 1 minuto Dopo l'appello disperato di Giusi Marazia, 56enne leccese affetta da MCS, l'assessore alla Sanità della Regione Puglia Elena Gentile rinnova il suo impegno: "Solleciteremo il Ministero della Salute affinché riconosca la MCS come malattia rara". "La Puglia ha già chiesto al Ministero della Salute che la MCS venga riconosciuta". L'assessore alla Sanità della Regione Puglia Elena Gentile raccoglie l'appello di Giusi Marazia - la 56enne leccese affetta da sensibilità chimica multipla - e si impegna a continuare questa battaglia anche nel prossimo futuro. "La drammatica situazione della signora Giusi di Lecce - spiega Gentile -, come medico prima e poi come assessore regionale alla Salute, mi ha fatto provare immediatamente una solidarietà che intendo tradurre, per tutto quanto è nelle mie possibilità, in azioni concrete per tutte le persone affette da sensibilità chimica multipla. Come sappiamo, la MCS non è ancora riconosciuta a livello nazionale come una malattia rara. La Puglia ha già richiesto da molto tempo che il Ministero della Salute riconosca la MCS come malattia rara gravemente invalidante, al fine di farne scaturire una serie di agevolazioni sull'accesso alle cure e ai presidi igienici e sanitari più necessari senza gravare sui bilanci familiari. Finché questo non accade purtroppo le Asl non possono fare più di quello che fanno". L'assessore Gentile ha però garantito perseveranza fino al raggiungimento dell'obiettivo: "Tornerò a sollecitare ancora il Ministero della Salute perché faccia la sua parte consentendo alle Regioni di erogare cure e prestazioni adeguate. D'altro canto la signora Giusi ha certamente bisogno di un intervento di edilizia abitativa con caratteristiche specifiche e allo stesso tempo necessita di interventi di sostegno economico che solo in parte potrebbero essere riconosciuti con l’istituendo Sostegno per l'inclusione Attiva da parte del Ministero del Lavoro, dal momento che l'Italia e dunque la Puglia non hanno una misura di sostegno economico al reddito. Certamente molto può fare direttamente il Comune, attraverso politiche attive di inclusione e progetti mirati di sostegno al reddito, anche utilizzando adeguatamente le risorse già stanziate e assegnate dalla Regione per l'attuazione del Piano sociale di zona, Ad esempio integrando il costo per l'acquisto di speciali condizionatori per il filtro dell'aria". agab Articolo correlato: L'odissea di Giusi: ha una malattia rara, ma non riconosciuta in Puglia
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