Cronaca Gallipoli 

Sbarchi, controlli e tutela dell’ambiente, la Capitaneria di porto traccia il bilancio

Si conclude un anno intenso sotto il profilo dell’operatività per la Capitaneria di Porto - Guardia Costiera di Gallipoli costantemente impegnata nel campo della prevenzione della salute ...

Si conclude un anno intenso sotto il profilo dell’operatività per la Capitaneria di Porto - Guardia Costiera di Gallipoli costantemente impegnata nel campo della prevenzione della salute e della salvaguardia delle vite umane. Risultati di tutto rispetto per la Capitaneria di Porto - Guardia Costiera di Gallipoli Nel corso del 2012. Sotto la guida del Capitano di Fregata (CP) Giacomo Cirillo i militari sono stati impegnati sul fronte della salvaguardia della vita umana in mare e soccorso, contrasto all’immigrazione clandestina, verifiche sulla filiera pesca a tutti i livelli, sicurezza della navigazione e security portuale, vigilanza demaniale e polizia marittima in generale. 142 operazioni di assistenza e soccorso in mare hanno permesso di trarre in salvo 227 persone in totale. 303 persone tratte in salvo in operazioni di soccorso connesse all’immigrazione clandestina con l’arresto di 10 scafisti, il sequestro di 4 mezzi navali impiegati ed il deferimento all’autorità giudiziaria di 11 persone per la stessa fattispecie di reato. 105 verbali per altrettanti illeciti amministrativi accertati in ambito dei controlli sulla filiera della pesca, 2 notizie di reato per frodi alimentari, 12 sequestri penali e 27 amministrativi di prodotti ittici per oltre 2.100 chilogrammi con un controvalore di oltre 30.000 euro, 7 attrezzi da pesca illegali sequestrati per un valore di oltre 1.650 euro; 30 notizie di reato e 15 sequestri penali per violazioni connesse all’uso del demanio marittimo. Nell’ambito dell’attività di controllo e repressione dei reati a carico dell’ambiente, sono stati sottoposti a sequestro 1.160 metri quadrati di superficie sabbiosa derivante dallo sbancamento del cordone di dune costiere per la maggior parte ricadente su proprietà privata; 5 processi verbali amministrativi e 5 persone deferite all’Autorità Giudiziaria per violazione di norme in materia di sicurezza della navigazione. Si è inoltre conclusa lo scorso 31 Dicembre, invece, l’operazione complessa a carattere nazionale denominata ”Mekong” mirata alla specifica tutela dei consumatori in considerazione dell’incremento delle vendite di prodotti ittici in concomitanza con le festività natalizie. Organizzata dal Comando generale del Corpo delle Capitanerie di Porto, ha avuto ad oggetto l’intensificazione dei controlli sull’intera filiera della pesca, sia in mare sia a terra, nei  punti di sbarco, grossisti, mercati ittici, pescherie, ristoranti, magazzini di grande distribuzione ecc. e che ha visto impegnati già dal 6 Dicembre scorso i militari della Guardia Costiera su tutto il territorio della provincia di Lecce. Nel corso degli accertamenti, tanto al dettaglio quanto all’ingrosso, sono state riscontrate violazioni in materia di tracciabilità ed etichettatura dei prodotti ittici, con particolare rilievo per la mancanza o incompletezza delle  informazioni obbligatorie ai consumatori. Altre irregolarità riscontrate e sanzionate hanno riguardato il confezionamento e la corretta conservazione dei prodotti surgelati che venivano custoditi in assenza di qualsiasi condizione atte a proteggere il prodotto da contaminazioni microbiotiche e la vendita di prodotti confezionati privi della data di scadenza ovvero di confezionamento e di conseguenza potenzialmente inadatti al consumo. Sempre nell’ambito dei controlli su tutto il territorio della provincia salentina, sono state riscontrate e pesantemente sanzionate le frodi in commercio attuate o tentate e comunque finalizzate alla vendita di prodotti ittici di minor valore spacciati per specie di maggior pregio. Tre notizie di reato per frode in commercio, detenzione di prodotto ittico in cattivo stato di conservazione e violazione delle norme igienico-sanitarie, comminate 39 sanzioni amministrative per un ammontare di 60mila euro circa, 10 sequestri amministrativi e 4 penali di prodotti ittici inclusi oltre 5 chilogrammi di datteri specie protetta di cui è tassativamente vietata la raccolta, la detenzione e la commercializzazione. 

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