Politica Maglie Tuglie Tuglie, sindaco nega “Bella Ciao” per il 25 aprile: «Festa non condivisa». Ed è polemica Il sindaco dice no alla richiesta dell’associazione “Bene Comune” di circolare in auto per diffondere il brano in occasione della festa. Polemica anche a Maglie 25/04/2020 circa 2 minuti Una festa di Liberazione ma senza “Bella Ciao”: scoppia il caso politico a Tuglie, dove l’associazione “Bene Comune” aveva chiesto al sindaco Massimo Stamerra di poter diffondere nelle strade del paese il brano simbolo della Resistenza, in occasione delle celebrazioni per il 25 aprile, ricevendo il diniego del primo cittadino. La richiesta, presentata da Lorenzo Longo, presidente dell’associazione e sostenuta dai componenti del gruppo di opposizione “Tuglie Bene Comune”, è stata respinta dal sindaco, che, nella sua risposta ha precisato: «Rassicuro che da parte mia non ci sia nessuna intenzionalità discriminatoria». Poi ricordando il riferimento all’autorizzazione delle note per “Lu Lazzarenu”, nella notte di Pasqua, all’associazione “Giovani crisalide”, il sindaco afferma: «Ben altra cosa è l’iniziativa per la quale ho dovuto negare ora l’autorizzazione: essa non può assumere il valore di una manifestazione condivisa, sia perché si colloca al di fuori delle tradizioni del nostro paese, sia perché il Comune, se mai volesse organizzare le celebrazioni per il 75° anniversario della festa della Liberazione, lo potrebbe fare con la sola partecipazione eventuale delle locali associazioni partigiane e combattentistiche, e nei limiti eccezionalmente consentiti dalla circolare del Ministero dell’Interno n. 15350 del 22 aprile 2020».Una risposta che innesca la polemica politica: «Il primo cittadino – scrivono Lorenzo Longo e i consiglieri comunali Alessandra Moscatello, Valentina Serini e Gianpiero Pisanello – nega la possibilità di passare per le strade del paese, con un'auto di proprietà, da solo e con tutte le accortezze che si richiedono per l'emergenza Covid-19, per diffondere con strumentazione audio alcuni brani musicali in occasione della festa del 25 aprile. Una semplice occasione per ricordare con entusiasmo a tutti i tugliesi quello che rappresenta per gli italiani questa data. Una ricorrenza che non dovrebbe avere colore politico perché della libertà conquistata ne godono tutti quanti». Sulla vicenda interviene anche l’assessore regionale all’industria culturale, Loredana Capone: «A Tuglie il sindaco non riconosce il 25 aprile come valore condiviso e vieta ai consiglieri della lista civica Bene Comune l’autorizzazione per la circolazione di un’auto che trasmetta per le vie della città “Bella Ciao”. Ma i cittadini aprono le finestre e la musica si ribella al silenzio. Anche questa è resistenza! La resistenza all’irresponsabilità di certa politica nel 2020. Forza Tuglie e forza Puglia che la memoria è una cosa seria e noi possiamo e dobbiamo celebrarne il ricordo. Ogni giorno. Cantiamo insieme e continuiamo a conquistarcela questa #libertà. Nessuno potrà mai impedircelo». Polemica anche a Maglie, dove il gruppo di Sinistra Italiana si chiede se sia stato fatto qualcosa per la ricorrenza della Liberazione: «Oggi a Maglie si è celebrato qualcosa per ricordare il 25 aprile? Se così non fosse ci chiediamo se nessuno dell'intero consiglio comunale abbia sentito questa esigenza ed abbia pensato di proporlo. I social avrebbero tranquillamente permesso la diretta di una brevissima celebrazione, come è stato fatto in altri comuni, alla presenza di una piccola delegazione e rispettando tutte le dovute precauzioni. Non sappiamo se questo sia avvenuto, ma il solo messaggio pubblico del quale siamo a conoscenza è stata una fredda foto postata dalla pagina social del Comune nella giornata di ieri». Il sindaco Ernesto Toma ha specificato di aver celebrato la ricorrenza depositando una corona di fiori presso il monumento ai caduto. Una cerimonia in forma ridotta, alla presenza di alcuni rappresentanti delle associazioni combattenttistiche e d'arma e del comandante dei vigili urbani.
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