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Lecceteatro, la stagione si inuagura con ''Verba manent, canto per Ennio De Giorgi''

Domani sera al Teatro Paisiello in scena il racconto della genialità di uno dei più grandi matematici italiani di origini leccesi, con musiche di Marco Schiavone, da lui stesso eseguite dal vivo.

Dopo lo spettacolo in fuori abbonamento con Nino Frassica, saranno Fabrizio Pugliese e Fabrizio Saccomanno a dare il via alla stagione teatrale 2023/2024 “Veniamoci incontro a teatro” organizzata dal Comune di Lecce in collaborazione con il Teatro Pubblico Pugliese.

Domani sera, al Teatro Paisiello, con Verba Manent-canto per Ennio De Giorgi di e con Pugliese e Saccomanno va in scena il racconto della genialità di uno dei più grandi matematici italiani di origini leccesi, con le musiche di Marco Schiavone, da lui stesso eseguite dal vivo. Lo spettacolo è coprodotto con il Dipartimento Matematica dell’Università di Pisa, Scuola Normale Superiore, UMI Unione Matematica Italiana e con la collaborazione di Università del Salento.

''Non c’è nulla di più barbaro di uno spirito puro''. Fu la prima cosa che disse Renato Caccioppoli, il grande e tormentato matematico napoletano ad Ennio De Giorgi, giovanissimo neo laureato che “osò” intervenire durante una sua lezione. Poi aggiunse “Mi pare che lei sia un’eccezione”, ed entrò nel merito della questione sollevata da Ennio. Lo spettacolo racconta la genialità di Ennio De Giorgi, uno dei più grandi matematici italiani, nato a Lecce l'8 febbraio 1928. Ennio De Giorgi non era solo un matematico di fama internazionale, aveva la capacità di sciogliere la complessità di certe teorie con eleganza e semplicità, doti che tutto il mondo accademico gli riconosce tutt’oggi.

E poi c’è la vita di Ennio dove la genialità andava di pari passo con la sua umanità, la sua sincerità e la sua assoluta apertura verso il mondo. Come lui stesso ebbe a dire a più riprese ''La scienza senza la sapienza è nulla''.


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