Spettacoli Teatro Melpignano 

Parole incatenate, nel Salento il teatro del carcere di Rebibbia

Sabato 16 al Crocevia di e Lecce e domenica 17 luglio (h.20.30) a Melpignano lo spettacolo scritto e diretto da Antonio Turco e messo in scena da detenuti e terapeuti.

Un' esperienza teatrale speciale, nata nel carcere di Rebibbia e immortalata nel celebre film, del 2012, “Cesare deve morire”, dei fratelli Taviani, vincitori dell’Orso d’oro di Berlino. La cultura carceraria è fatta di tradizioni consolidate che si tramandano da decenni. Occhi che esprimono consenso o riprovazione, parole che fanno parte di uno slang che nasce nei quartieri disagiati e viene assimilato dalle mura dei penitenziari.

Esistono poi canzoni che narrano di amori lacerati e di sesso non consumato o di ricordi di momenti intensi mai più vissuti. Le poesie, quelle dedicate alle proprie donne che ancora aspettano o che, invece, hanno scelto di vivere una esistenza senza più legami.

Tra quelle più significative e segnanti, Carmela, Voce e notte, Tammurriata nera e Passione sono i brani che hanno ispirato i grandi della canzone napoletana e che sono stati cantati nelle celle, nelle docce, nei corridoi, spesso in spazi in cui la voce ha voluto mandare messaggi di nostalgia o disperazione.

A questi e altri maestri sarà fatto omaggio con monologhi che narreranno di vite violente, di una Napoli notturna, e di una Capitale in cui l'indifferenza produce morte. Con un ultimo omaggio alla cultura della pizzica tarantolata, la musica che ha portato tante donne in carcere perché in rapporto con il demonio.



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