Sanità 

Medico multato per aver lavorato troppo durante il Covid, Ordine dei Medici: «Siamo sconcertati»

La sanzione da oltre 27mila euro comminata al direttore del Pronto Soccorso del Policlinico di Bari dall'Ispettorato del Lavoro

«Rimaniamo basiti, sconcertati e increduli di fronte alla notizia che ad un Collega di Bari, stimatissimo professionista, Direttore del Pronto Soccorso e Medicina d'Urgenza del Policlinico barese sia stata comminata una sanzione pecuniaria pesantissima per aver effettuato un eccessivo numero di ore lavorative nell'emergenza della pandemia Covid». Lo scrive in una nota il presidente dell'Ordine dei Medici della Provincia di Lecce Donato De Giorgi.

«E' un atteggiamento che appare di schizofrenia istituzionale: mentre da una parte abbiamo ricevuto gratificazioni straordinarie da tutte le istituzioni d'Italia per quanto si è fatto in quel periodo, ritenendo la nostra azione quotidiana decisiva, dettata dal nostro giuramento di etica e di servizio, mettendo in secondo piano i nostri interessi personali e privati, oggi l'Ispettorato del Lavoro (peraltro assente e latitante nella questione all'epoca dei fatti) commina sanzioni che hanno dell'incredibile.

Giustamente il Dr. Procacci ha indirizzato una lettera aperta al Presidente della Repubblica, denunciando il fatto e manifestando tutta “l'amarezza, la delusione e lo sgomento” suscitati da questo: siamo sicuri che vi sarà una adeguata e autorevole risposta, ma crediamo che il problema trascenda i limiti segnati dalla cronaca, che appare inverosimile.

Certamente l'orario di servizio va rispettato, ma di fronte ad una carenza sempre più grave degli organici, alle richieste di salute sempre più impegnative dei cittadini, oggi verrebbe voglia di fermarsi, per sottolineare concretamente le difficoltà storiche che stiamo vivendo. Invece saremo sempre in prima fila, perché la nostra risposta di vita, di conoscenza, di competenza, di esperienza, di umanità e di servizio sarà sempre e comunque a tutela della salute di tutti. Siamo sicuri che anche se alcune pieghe dello Stato minacciano vergognosamente il nostro essere Medici, i cittadini ci capiranno e ci stimeranno sempre di più».


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