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Stanchezza, svogliatezza e malessere sono dovuti al caldo estremo: ecco cosa fare

Il professor Mauro Minelli nell’intervista di oggi suggerisce di affrontare il caldo col magnesio, vitamine del gruppo B, frutta che contiene molta acqua

Svegliarsi già stanco, provare un’estrema fatica in ogni attività può essere un normale effetto del caldo estremo di questi giorni, nulla di allarmante: per chiarire la causa meglio rivolgersi al medico. Nell’intervista odierna al professor Mauro Minelli, immunologo, docente di dietetica e nutrizione umana presso università LUM di Bari, proviamo a dare qualche suggerimento utile per migliorare la qualità di queste afose giornate. Leggete con attenzione!

È normale in questo periodo, nel Salento, svegliarsi già stanco, sentirsi debole durante la giornata e fare più fatica nelle normali attività quotidiane?

“Escludo possa essere considerata come una bizzarra stramberia l’avvertire stanchezza e debolezza nel corso dell’estate, né credo possa trattarsi di una pesante incombenza esclusiva del Salento, considerando il caldo torrido e l’elevata umidità che quest’estate 2024 – e, per la verità, ogni estate sempre di più – riserva soprattutto alle regioni meridionali della nostra penisola. In presenza di condizioni ambientali caratterizzate da temperature esageratamente alte, può accadere, infatti, che la sudorazione, meccanismo preposto alle dinamiche di regolazione della nostra temperatura corporea, risulti del tutto insufficiente. Per cui temperature elevate, magari associate ad una eccessiva umidità, impediranno al sudore di evaporare con un progressivo incremento del calore corporeo che può talvolta danneggiare organi vitali e il cervello. Ma, pur senza arrivare a questi eccessi estremi, temperature molto alte possono più facilmente provocare astenia, svogliatezza, crampi, malesseri, stordimento e turbe della concentrazione, svenimenti, edemi che, se pure di per sé non gravi, potranno comunque aggravare le condizioni di salute di persone con patologie croniche preesistenti”.

I maestri del fai da te, per combattere questa stanchezza da canicola, vanno in farmacia ad acquistare integratori, creatina, vitamine a caso. Fanno bene?

“Guardi, mi capita talvolta di soffermarmi su quel che abitualmente si verifica in qualunque settore delle umane attività: nella ristorazione ci si affida a riconosciuti e qualificati chef, nella tecnologia a periti elettronici ed informatici, nelle costruzioni ad architetti ed ingegneri. Quello che non comprendo è perché mai, nel delicato ambito della salute, si preferisca ascoltare convincimenti autonomi, ignorando il consulto dei medici.

Acquistare integratori, creatina e vitamine senza una specifica raccomandazione medica non va bene. È importante prima capire la causa della stanchezza che magari il caldo esaspera, ma che potrebbe partire da dinamiche più remote. Ed ecco, allora, che un uso indiscriminato di integratori può portare a sovradosaggi o interazioni negative con altri farmaci.

Certo, non sfugge a nessuno la constatazione di quanto il circuito planetario di una comunicazione a tutto campo che abbiamo ipotizzato dinamica, aggiornata ed accorta, si riveli, al contrario, contaminato da linguaggi dissonanti, talvolta deliranti, che generano confusione e addirittura dissidio ed ostilità pregiudiziale. Ma, oggettivamente, non si può non ritenere come consultare un medico per identificare le necessità specifiche del proprio corpo, rimanga sempre e a tutti gli effetti la scelta più sensata”.



Ci potrebbe essere il problema di scambiare una stanchezza da Covid con una stanchezza dovuta alle temperature altissime di questo periodo?



“Beh, è un rischio potenzialmente possibile, considerando che tanto la Covid-19 quanto il caldo estremo possono manifestarsi con debolezza, affaticamento, astenia, torpore, annebbiamento e rallentamento delle attività ideative e fisiche. Ma, l'infezione da SARS Cov-2 spesso si associa pure a febbre, tosse, alterazioni del gusto o dell'olfatto, dolenzia di ossa, articolazioni e muscoli, sintomi questi piuttosto infrequenti nei quadri clinici ascrivibili al calore ambientale. Resta fermo il concetto che, nel dubbio di aver contratto la malattia da Covid-19, sarà sempre il caso di fare un tampone e, semmai, di consultare un medico”.



Per chi è in una situazione di “affaticamento” da caldo, fare una doccia fredda o andare al mare ogni giorno fa bene?



“Considerando che uno dei meccanismi attraverso i quali il corpo umano si rinfresca consiste nel permettere al sangue di avvicinarsi alla superficie della pelle per disperdere il calore, una doccia fredda, causando vasocostrizione e restringendo i vasi sanguigni della pelle, non è certamente il rimedio migliore per abbassare la temperatura corporea. Infatti, dopo una doccia gelida, il corpo tenterà di riscaldarsi facendoci sentire più caldi di prima. Diversa è la situazione con un’immersione o una nuotata a mare, poiché in questi casi il corpo si raffredda gradualmente. Pertanto, una doccia tiepida o, meglio ancora, un bagno caldo/tiepido, soprattutto prima di dormire, è la scelta più opportuna. Questo metodo aumenta il flusso sanguigno verso la pelle, migliorando la dispersione del calore.Per quel che riguarda, poi, le più o meno frequenti escursioni al mare, al di là del fatto che l’acqua possa offrire un refrigerio naturale contribuendo a rinfrescare il corpo, non bisogna mia scordarsi di proteggere la pelle dal sole con creme solari, indossare copricapo leggeri e bere molta acqua per prevenire la disidratazione. Così come sarà sempre consigliabile evitare di esporsi al sole nelle ore più calde della giornata, preferendo il mattino presto o il tardo pomeriggio”.

Ci può consigliare un tipo di integratore, del cibo o una pratica per avere più energia?

“Integratori: uno degli integratori più comuni e utili per combattere la stanchezza estiva è il magnesio, che aiuta a prevenire i crampi muscolari e a mantenere l'equilibrio elettrolitico. Anche le vitamine del gruppo B possono supportare l'energia e il metabolismo.

Cibo: consumare cibi ricchi di acqua come frutta e verdura (anguria, cetrioli, insalate) può aiutare a mantenere l'idratazione. Anche alimenti ricchi di potassio, come banane e avocado, possono essere utili. È importante che i pasti abbiano un carico glicemico basso, per evitare che un innalzamento repentino della glicemia porti ad una ulteriore sensazione di sonnolenza successiva ai pasti.

Pratiche: mantenere una buona idratazione bevendo almeno 2 litri d'acqua al giorno, riposare adeguatamente e cercare di evitare sforzi fisici nelle ore più calde può contribuire a ridurre la sensazione di stanchezza. È opportuno anche mantenere l'ambiente casalingo sempre fresco e confortevole, facendo però attenzione agli sbalzi termici”.

Gaetano Gorgoni

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