Politica 

‘Piano City Lecce’, la denuncia di Scorrano: presunti favori a privati

Nel mirino l’azzerata tariffa per l’occupazione di suolo pubblico e l’esonero per i servizi resi dalla Polizia Locale.

Il consigliere comunale di opposizione Gianpaolo Scorrano, Presidente della Commissione XI di Controllo,  interviene in merito alla manifestazione “Piano city Lecce”.

«È in corso a Lecce “Piano City Lecce 2023” una manifestazione di valore culturale che richiama un vasto pubblico che può apprezzare la musica e scoprire sia luoghi famosi che aspetti inconsueti della nostra città. Tutto benissimo e bellissimo? Sì, anzi no.
L’amministrazione della cosiddetta trasparenza, infatti, è riuscita nella difficilissima impresa di trasformare un’iniziativa certamente lodevole - che tra l’altro si svolge con successo in altre città d’Italia - in un evento dai contorni poco chiari per non dire del tutto “fumosi”.
Leggendo l’ordinanza n. 1991 del 11.09.2023 avente ad oggetto “piano city 2023” si evidenziano due dati di una certa rilevanza: il primo è che il Comune di Lecce ha azzerato la tariffa per l’occupazione di suolo pubblico per la varie iniziative comprese nel programma; il secondo è che, sempre il Comune, ha applicato l'esonero ai fini del Regolamento Comunale per i servizi resi dalla Polizia Locale a favore dei privati.
Quest’ultimo dato ha destato, non poco, l’attenzione dello scrivente in quanto l’esonero ordinato favorirebbe immotivatamente il privato a scapito della cittadinanza, sulla quale ricadrebbero i maggiori costi per gli straordinari resi dagli agenti della Polizia Locale nei tre giorni di festa.
Non vi è chi non veda, infatti, come l’art. 5 del regolamento “casi di esclusione” non consentirebbe al Comune di Lecce di esonerare l’Associazione “ICON RADIOVISUAL GROUP aps” in quanto la stessa non rientra in alcuna delle fattispecie previste ai punti a), b) e c) dello stesso articolo del Regolamento.
E qualora anche così non fosse e il sottoscritto avesse male interpretato la norma, vi è l’ultimo comma dell’art. 5 che recita espressamente che tutti i casi di esclusione da contribuzioni onerose devono essere previsti con apposita deliberazione di giunta, acquisito il parere del Comandante della Polizia Locale.
E così, avendo appurato personalmente che la Deliberazione di Giunta non menziona in alcuna sua parte l’esonero sopra richiamato, né tanto meno richiama alcun parere del Comandante che peraltro emana l’Ordinanza, è del tutto evidente che ci si trovi di fronte a un grave “errore” i cui nefasti effetti -economici- si ripercuotono negativamente sulle già disastrate casse comunali e, dunque, sui leccesi, a favore del “fortunato” privato.
Volendo pensare a una semplice “svista” e non ad altro, contrariamente a quanto avrebbero fatto a parti invertite Salvemini & co, il sottoscritto Presidente della Commissione XI di Controllo è a chiedere l’immediata rettifica dell’ordinanza de quo, nonché il contestuale recupero delle somme eventualmente oltre che indebitamente versate dal Comune -al posto del privato- per i servizi resi dalla Polizia Locale nei tre giorni della manifestazione, fatto che rappresenterebbe un evidente danno erariale per l’Ente già in predissesto.
Perché a pensar male si rischia di far peccato ma molto spesso ci si azzecca».


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