Cronaca Eventi Società Monteroni Corteo a Cinisi nel ricordo di Peppino Impastato. Successo del Comune di Monteroni Amministratori di destra e di sinistra uniti per dimostrare che le battaglie per la Giustizia e la Legalità non hanno alcun colore politico. 12/05/2025 circa 3 minuti Sindaci di destra e di sinistra, amministratori locali e regionali, giornalisti, associazioni, sindacati, cittadini hanno partecipato, numerosi, al corteo che si è svolto a Cinisi, in provincia di Palermo, per ricordare l’uccisione di Peppino Impastato ad opera della mafia esattamente 47 anni fa e per ribadire il proprio no alla mafia, dimostrando, compatti, che le battaglie per la Giustizia e la Legalità non hanno alcun colore politico.Il Comune di Monteroni nella persona del suo assessore alla cultura Ramona Visconti ha aperto il corteo, accanto ai sindaci di Cinisi, Vera Abbate e di Terrasini, Giosuè Maniaci, prendendo parte alla serie di incontri e dibattiti previsti per la giornata commemorativa.Soddisfatto il sindaco, Mariolina Pizzuto: “Essere fisicamente a Cinisi, grazie al nostro assessore alla cultura Ramona Visconti, ha significato per noi ribadire il nostro impegno quotidiano nella lotta alla mafia e agli atteggiamenti mafiosi. Un impegno costante che mira a infondere nei giovani e in tutti i cittadini fiducia nelle Istituzioni e nella Giustizia”.“E’ stata un’esperienza molto significativa”, dice l’assessore Ramona Visconti. “Con gli amministratori presenti abbiamo avuto modo di scambiare idee e opinioni in merito alla soluzione dei problemi tecnico amministrativi e alle buone pratiche. E’ importante che le istituzioni diano per prime il buon esempio: non bisogna mai abbassare la guardia. Occorre sempre difendere la legalità perché vivere in uno Stato di Diritto significa essere cittadini liberi. Siamo orgogliosi di dire: noi c’eravamo”.Il corteo si è snodato dalla redazione di Radio Aut sino alla “Casa Memoria Felicia e Peppino Impastato”. Il coraggioso giornalista denunciava quotidianamente da Radio Aut il malaffare e prendeva in giro i boss, facendo breccia nell’opinione pubblica.L’assessore, Ramona Visconti, ha ricevuto i complimenti da parte dei sindaci di Terrasini e Cinisi per la sua presenza e anche perché la delegazione del Salento era molto nutrita. Sia dal resto del Salento che salentini che vivono per ragioni di lavoro in Sicilia, sapendo della presenza del Comune di Monteroni, si sono uniti al corteo.“Il corteo è stato molto partecipato”, ha commentato sulla pagina istituzionale il sindaco di Cinisi, Vera Abbate. “Insieme a cittadini, studenti, sindacati, associazioni, esponenti del mondo politico istituzionale — tra cui tanti sindaci — abbiamo camminato da Radio Aut fino a Casa Memoria. Un cammino che è diventato simbolo di resistenza, giustizia e speranza. La memoria, per noi, non è un rito ma un impegno quotidiano. È scegliere ogni giorno da che parte stare. È costruire una comunità che respinge ogni forma di sopraffazione e coltiva la libertà, la partecipazione e la legalità”.“L’opera di sensibilizzazione dell’opinione pubblica contro la mafia è costante da parte nostra”, ribadisce il sindaco Giosuè Maniaci. “Si sostanzia in atti quotidiani e un continuo dialogo con le scuole per formare le coscienze civili di oggi e di domani”.Il coraggioso giornalista Peppino Impastato non è solo l’emblema della lotta alla mafia per la riaffermazione delle libertà civili, ma è anche il simbolo dei danni che può fare una giustizia dormiente e collusa. Per vent’anni infatti la verità è stata oscurata dalla tesi secondo cui Peppino fosse morto per un errore durante un attentato terroristico da lui stesso orchestrato. Solo la tenacia della mamma Felicia Impastato ha fatto emergere la verità: Peppino era stato ucciso dalla mafia.La partecipazione del Comune di Monteroni a Cinisi si inserisce nel più ampio progetto Essere comunità contro la mafia, per il quale l'intera amministrazione ha siglato un protocollo d'intesa con l’Associazione Musica e Cultura, fondata dallo stesso Peppino Impastato.“La mafia si combatte con la cultura, non con la pistola”. Sotto il segno di questo principio, dopo il corteo si è svolto anche un concerto con grandi artisti di livello internazionale.Sullo sfondo di una meravigliosa Sicilia (sia Cinisi che Terrasini sono affacciate sul mare) non sono mancati progetti per avviare attività di promozione reciproca delle due terre. Salento e Sicilia condividono, infatti, molte tradizioni culturali e religiose e, in alcune aree, persino i dialetti sono molto simili. La manifestazione ha aperto nuove e proficue forme di collaborazione perché da soli si va veloci, ma insieme si va lontano, molto lontano.
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