Cronaca Lecce 

Scontri prima di Lecce-Bologna, fermati due tifosi giallorossi

Per entrambi è scattato il Daspo rispettivamente per 3 e 2 anni dopo i tafferugli avvenuti nei pressi del "Via del Mare" con agguato al pullman della Sgm con a bordo i supporters emiliani.

In occasione dell’incontro di calcio Lecce-Bologna tenutosi ieri, una quarantina di tifosi della squadra ospite ritenuti della categoria “a rischio” sono giunti poco dopo le ore 10:00 nella stazione ferroviaria di Lecce

Per l'occasione, era stato predisposto un servizio di vigilanza e scorta ad un pullman cittadino della S.G.M. messo a disposizione per il loro accompagnamento allo stadio ma, giunti in prossimità dell'impianto sportivo, si è presentato un gruppo di circa 50/70 ultras leccesi che, travisati, hanno lanciato pietre, fumogeni ed oggetti contundenti contro il convoglio ed in particolare del pullman con a bordo i tifosi bolognesi. Questi ultimi, hanno tentato di aprire le porte del pullman, con l’intento di venire in contatto con la frangia della tifoseria locale. Il pronto intervento della Polizia, già lì presente, ed altro giunto subito dopo, ha evitato che lo scontro si potesse protrarsi con ulteriori conseguenze.

Durante i tafferugli, un agente ha riportato delle ferite giudicate guaribili in 7 giorni, inoltre, sono stati danneggiati, a seguito del lancio di alcune pietre, il pullman di linea S.G.M. e due mezzi del Reparto Mobile della Polizia di Stato.


Due tifosi leccesi, corresponsabili degli scontri, sono stati immediatamente fermati e condotti in Questura; uno dei due è stato deferito in stato di libertà all’Autorità Giudiziaria per possesso di oggetti atti ad offendere in quanto aveva utilizzato una cintura per aggredire i tifosi avversari dopo essersi travisato il volto per rendersi non individuabile; il secondo è stato tratto in arresto e, su disposizione del P.M. di turno, sottoposto agli arresti domiciliari, perché responsabile del reato di porto e lancio di materiale pericoloso, dopo essersi anch’egli travisato il volto per rendersi irriconoscibile, oltre al concorso con ignoti per il reato di resistenza e lesioni aggravate a pubblico ufficiale, nonché danneggiamento di mezzi di istituto.

Per entrambi, dopo una celere e tempestiva istruttoria, condotta dalla Divisione Anticrimine della Questura di Lecce, si è provveduto ad emettere un D.A.SPO. d’urgenza, rispettivamente per la durata di anni 3 al primo e di anni 2 al secondo.

(foto di repertorio)


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